Due tentativi di evasione in meno di un mese. Daniele Bedini, il 32enne accusato del duplice omicidio di Sarzana, è scappato martedì dal carcere di Cuneo in cui era...
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Due tentativi di evasione in meno di un mese. Daniele Bedini, il 32enne accusato del duplice omicidio di Sarzana, è scappato martedì dal carcere di Cuneo in cui era detenuto. È stato rintracciato alla stazione ferroviaria dai carabinieri, mentre cercava di prendere il treno per Torino. La sua fuga è durata in tutto mezz'ora. Il falegname originario di Carrara è in carcere con l'accusa di aver commesso due omicidi, a Sarzana, in Liguria. Non è la prima volta che cerca di fuggire. Aveva già tentato di evadere dal carcere di La Spezia e per questo era stato trasferito a Cuneo al Cerialdo, carcere di massima sicurezza con il reparto 41 bis più grande d'Italia.
Bedini era stato arrestato all'inizio di giugno per l'omicidio della prostituta albanese Nevila Pjetri e indagato per quello della trans Camilla, entrambi avvenuti a Marinella di Sarzana. Pjetri era stata uccisa con due colpi di pistola calibro 22 dopo essere stata brutalmente aggredita. Il secondo cadavere, quello di Camilla, era stato trovato senza vita due giorni dopo a pochi chilometri di distanza, anche lei ferita a morte da un'arma da fuoco. Bedini è evaso martedì, verso le 13.30 mentre i detenuti erano nel cortile di passeggio.
LA POLEMICA
Il tentativo di fuga riaccende le polemiche sulla sicurezza della casa circondariale di Cuneo, un problema più volte sollevato dai sindacati di polizia penitenziaria che il 28 luglio hanno incontrato il prefetto di Cuneo per denunciare le criticità dell'istituto penitenziario in tema di sicurezza interna e gestione del carcere. «L'attenta vigilanza della polizia penitenziaria ha scongiurato sul nascere l'evasione commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe , ma la situazione resta critica. Nei 200 penitenziari del Paese l'affollamento nelle celle resta significativamente alto rispetto ai posti letto reali, quelli davvero disponibili. E anche l'organico di polizia penitenziaria è sotto di 7mila unità». Dopo l'arresto, Bedini è stato riportato in carcere dove ora si trova in regime di massima sorveglianza, guardato a vista. Non è ancora chiaro dove volesse andare il 32enne, forse scappare in Francia, o tornare a casa. Intanto il processo relativo alla tentata fuga è stato rinviato al 19 agosto per l'assenza dei suoi avvocati di fiducia.
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Il Gazzettino