Report Iss: Veneto, Trentino e altre 3 regioni a «rischio alto». Indice Rt scende a 0,82

E' stato dffuso stasera - 11 dicembre - il report settimanale dell'Istituto superiore di sanità (iss): da fine novembre al 6 dicembre scorso  «si...

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E' stato dffuso stasera - 11 dicembre - il report settimanale dell'Istituto superiore di sanità (iss): da fine novembre al 6 dicembre scorso  «si continua ad osservare una riduzione generale del rischio  di trasmissione di Sars-Cov-2,  con la maggior parte delle regioni  a rischio moderato e 2 a rischio basso».

A Rischio Alto ci sono 5 regioni: Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna  e la provincia di Trento. E' quanto emerge nell'ultimo report report dell'Istituto superiore di sanità-ministero della Salute: «Due delle 5 Regioni   (Puglia e Sardegna) sono state classificate a rischio 'alto' e/o equiparate a rischio 'alto' per 3 o più settimane consecutive; questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale»,  secondo il report Iss.

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In particolare, spiega poi l'Iss, «14 Regioni/province autonome sono classificate a rischio moderato»:  Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta. Di queste, «nessuna ha una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità».

Due Regioni sono classificate a rischio basso di trasmissione: Basilicata e Molise.

Zone gialle, dalla Lombardia al Piemonte alla Campania: le regioni cambiano colore

Soglia critica

Da 18 a 16. Scende, secondo quest'ultimo report , il numero di Regioni al di sopra della soglia critica negli ospedali. «Si osserva una riduzione nel numero di Regioni e Province autonome dove l'impatto della epidemia sui servizi sanitari assistenziali è ancora alto», recita il documento. Inoltre nel periodo 18 novembre-1 dicembre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82. Si riscontrano valori di RT puntuale inferiore a 1 in 20 Regioni/PPAA. Il monitoraggio settimanale è relativo alla settimana 30 novembre - 6 dicembre 2020 (dati aggiornati al 9 dicembre 2020). 

 All'8 dicembre, si legge nel rapporto, «16 Regioni/Pa avevano superato almeno una soglia critica in area medica o terapia intensiva rispetto alle 18 della settimana precedente. Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed aree mediche, però - si evidenzia - supera ancora le soglie critiche di occupazione a livello nazionale».

Questo il quadro regione per regione.
Abruzzo 0.82
Basilicata 0.66
Calabria 0.76
Campania 0.71
Emilia Romagna 0.88
Friuli Venezia Giulia 0.91
Lazio 0.82
Liguria 0.68
Lombardia 0.85
Marche 0.87
Molise 1.48
Provincia autonoma Bolzano 0.74
Piemonte 0.68
Provincia autonoma di Trento 0.89
Puglia 0.87
Sardegna 0.73
Sicilia 0.72
Toscana 0.81
Umbria 0.73
Valle d'Aosta 0.67
Veneto 1.01 

Ma l'incidenza dei casi resta elevata

«Sebbene si osservi una diminuzione significativa dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni, il valore è ancora molto elevato», sottolinea il report Iss. L'incidenza è infatti passata a 454,70 casi per 100mila abitanti nel periodo 30 novembre-6 dicembre da 590.65 per 100mila abitanti nel periodo 23-29 novembre.

«Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.663 (al primo dicembre) a 3.345 (all'8 dicembre); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 32.811 (al primo dicembre) a 30.081 (all'8 dicembre)», dicono i dati. Gli esperti avvertono però che «il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed aree mediche supera ancora le soglie critica di occupazione a livello nazionale».

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Il Gazzettino