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Sfiorati i 100mila contagi ieri, il conto dei nuovi positivi è destinato a salire. E con questo dato anche quello dell'occupazione delle terapie intensive e dei posti letto in ospedale. Alcune regioni hanno provato a tamponare la risalita dei casi aumentando i posti letto laddove possibile, cercando di allontanare l'ingolfamento. Ma i numeri continuano a crescere: al momento - secondo i dati Agenas che confronta i dati del 29/12 con quelli del giorno precedente - il 13% dei posti letto in terapia intensiva in Italia è occupato da pazienti con Covid-19 e il tasso cresce in 7 regioni. Basilicata (arrivando al 3%) Calabria (15%), Campania (7%), Lazio (16%), Piemonte (16%), Sardegna (7%), Veneto (18%). Il tasso è stabile ma oltre la soglia del 10% (uno dei parametri per il passaggio in zona gialla) in Abruzzo e Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (15%), Marche (17%), Bolzano (18%), Toscana (14%). Si registra invece un calo in Liguria (17%), Lombardia (12%), Molise (3%), provincia autonoma di Trento (23%).
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Posti letto in reparto al 17%
Continua a salire, raggiungendo il 17% a livello nazionale, anche il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri da parte di pazienti Covid.
Calabria, sale tasso di occupazione
In Calabria continua a salire il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area non critica da parte di pazienti Covid-19. Con un aumento giornaliero del 2% raggiunge infatti il 30%. Si tratta del valore più alto registrato attualmente in Italia, seguito da quello della Liguria, ferma al 29%, ovvero ben oltre la soglia critica del 15%. È quanto evidenzia il monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari regionali (Agenas), che confronta i dati del 29 dicembre con quelli del giorno precedente.
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Il Gazzettino