Covid, aumentano i contagi in Europa: + 19% in un mese con la variante Eris. Al via con le vaccinazioni in Italia

Sono i dati salienti del bollettino settimanale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

Covid, aumentano i contagi in Europa: + 19% in un mese con la variante Eris: il bollettino dell' Oms
Nessuna sorpresa e come già previsto, i casi di Covid in Europa hanno ripreso a crescere. Nell'ultimo mese sono stati registrati 177 mila contagi, pari a un 19% in...

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Nessuna sorpresa e come già previsto, i casi di Covid in Europa hanno ripreso a crescere. Nell'ultimo mese sono stati registrati 177 mila contagi, pari a un 19% in più rispetto al mese scorso. Nel mondo, invece, si osserva un trend opposto, con un calo del 55% dei contagi globali complessivi, pari a 685 mila. La riduzione è frutto della brusca frenata dei contagi (-65%) nella regione del Pacifico Occidentale dell'Oms, che aveva visto (specie in alcuni Paesi) una forte recrudescenza dell'epidemia.

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Il bollettino

Sono i dati salienti del bollettino settimanale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che, tuttavia, invita alla cautela: molti Paesi hanno smesso di rilevare e inviare regolarmente le informazioni sulla pandemia; interpretare le tendenze, soprattutto a livello globale, è diventato quindi molto difficile.

 

Le varianti

Sul fronte delle varianti si conferma la netta prevalenza di Eris (EG.5), che rappresentava oltre un terzo delle sequenze depositate nella settimana conclusasi il 10 settembre ed è data in ulteriore crescita. La diffusione della variante Pirola (BA.2.86) resta, invece, irrisoria. Quanto all'Italia, al momento non ci sono dati che inducano preoccupazione. L'ultima rilevazione dell'Istituto Superiore di Sanità ha fotografato un rallentamento della crescita dei contagi, mentre i tassi di occupazione dei reparti di area medica e di terapia intensiva sono abbondantemente sotto la soglia di guardia.

 

La situazione nelle scuole

Anche nelle scuole non sembrano esserci segnali che indichino la presenza di focolai. «Allo stato attuale non c'è nessun elemento che ci faccia dire che nelle scuole c'è un allarme Covid. Se ci dovesse essere, e io non credo, con il tavolo che ha lavorato saremo pronti ad emettere la circolare», ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia, secondo cui valgono le regole stabilite nella recente circolare del ministero e quelle convenzionali per le malattie infettive: «le persone che hanno una malattia respiratoria devono stare a casa. Poi, chi sta a contatto con i fragili deve usare la mascherina. Si tratta di usare il buon senso», ha detto.

 

Le vaccinanzioni

Intanto, è ai nastri di partenza la campagna vaccinale. Mentre sono in dirittura d'arrivo i vaccini anti-Covid nelle farmacie e dai medici di famiglia, sono iniziate le vaccinazioni nelle Asl. Nel Lazio si è dato avvio alla somministrazione del richiamo al personale sanitario. Toccherà poi agli operatori e agli ospiti delle strutture per anziani. Dal 16 ottobre, sarà la volta degli over-80 anni e dei fragili. A partire dal 30 ottobre, potranno sottoporsi alla vaccinazione anche le altre fasce della popolazione. Con minime variazioni, si seguirà lo stesso calendario nelle altre Regioni. «Dobbiamo proteggere la popolazione anziana, la popolazione oncologica, le persone più deboli e fragili vaccinandoci contro il Covid e l'influenza», ha detto Pietro Scanzano, direttore sanitario dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive 'Lazzaro Spallanzanì. «Le vaccinazioni sono sicure», ha concluso.

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Il Gazzettino