Covid, circolare ministero: «Pandemia imprevedibile». Cosa può cambiare, dai tamponi alle mascherine

Il testo indica gli interventi in caso di peggioramento dell'evoluzione del Covid in Italia

Dai tamponi alle mascherine fino allo smart working, la circolare del ministero: «L'Italia si prepari»
Uso delle mascherine al chiuso, lavoro domiciliare e riduzione delle aggregazioni di massa, ventilazione degli ambienti chiusi e intensificazione delle quarte dosi...

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Uso delle mascherine al chiuso, lavoro domiciliare e riduzione delle aggregazioni di massa, ventilazione degli ambienti chiusi e intensificazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid e di un'ulteriore dose per alcune categorie a rischio. Sono alcune delle azioni indicate dal ministero della Salute, in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, nella circolare “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SarsCoV2 nella stagione invernale 2022-23”. Il documento indica gli interventi in caso di peggioramento dell'evoluzione del Covid in Italia.

MASCHERINE

L'utilizzo «è efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave». Al momento in Italia l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie è obbligatorio per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie e Rsa. La circolare invita anche a garantire «un'adeguata ventilazione negli ambienti chiusi».

LAVORO AGILE e ASSEMBRAMENTI

«Nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l'adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti».

TAMPONI e SEQUENZIAMENTI

Rafforzare i sistemi di sorveglianza e aumentare i sequenziamenti genomici per rilevare nuove varianti del virus SarsCoV2. Fortemente raccomandato, per lo meno in ospedali e pronto soccorso, raccogliere campioni da sottoporre a test molecolare, per garantire in ogni Regione un numero minimo di campioni da genotipizzare.

VACCINI. Il ministero raccomanda la vaccinazione anti-Covid nella stagione invernale 2022-2023, con l'obiettivo di "continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dall'ospedalizzazione". Si raccomanda la somministrazione delle quarte dosi con i vaccini bivalenti alle categorie a rischio, ed un'ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella formulazione bivalente »è attualmente raccomandata alle seguenti categorie di persone che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall'ultima infezione: persone dagli 80 anni in su, ospiti Rsa, persone dai 60 anni in su con fragilità.

 

LA CIRCOLARE

 

OSPEDALI

Per l'inverno 2022-23, è «indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino e, se necessario, rafforzino lo stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di SarsCoV2»: verifica dei posti letto in ricovero e terapia intensiva; l'approvvigionamento di dispositivi, farmaci, vaccini; la disponibilità di personale sanitario formato che «possa supportare reparti e servizi territoriali nel caso di un aumento dei casi tale da superare l'attuale capacità dei sistemi assistenziali».

CURE DOMICILIARI

La gestione clinica dei pazienti affetti da Covid permette una gestione precoce dell'infezione limitando il sovraccarico di strutture sanitarie assistenziali. Tale gestione «è evoluta nel tempo, riflettendo l'evoluzione delle conoscenze relative alla patogenesi, ai sintomi presentati dai pazienti, alle nuove evidenze sulle terapie, e alla disponibilità di nuovi farmaci antivirali e anticorpi monoclonali».

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Il Gazzettino