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Le preoccupazioni per le varianti del virus SARS-CoV-2 sembrano non diminuire. L'ultima Regione italiana sotto la lente d'ingrandimento è l'Abruzzo, dove è stata individuata una mutazione rara del Covid-19. L'allarme è partito dalle attività di sequenziamento condotte dal laboratorio di Genetica molecolare - Test Covid-19 dell'Università di Chieti. Si tratta della variante «C.11». Sono due i soggetti, residenti in provincia di Chieti che, per questioni di lavoro, erano stati in Egitto insieme ad un gruppo di una decina di persone. Anche altri del gruppo sono risultati positivi al Covid-19, ma avendo eseguito il tampone altrove i campioni non sono stati sequenziati. «All'interno della sequenza - spiega il direttore del laboratorio, Liborio Stuppia - è presente una mutazione che è la stessa che si trova nella sudafricana e nella brasiliana. Non è comunque tra quelle al momento segnalate come pericolose».
Della variante in questione sono stati segnalati sette casi in Italia e 493 in tutto il mondo. «Questi numeri - sottolinea Stuppia - confermano che non dovrebbe essere troppo pericolosa. La vicenda dimostra la nostra capacità di fotografare in tempo reale ciò che succede. Un cluster così piccolo, in ogni caso, non dovrebbe creare problemi, ma è importante sequenziare ed è ancora più importante tenere sotto controllo le varianti che
arrivano dai Paesi caldi».
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Il Gazzettino