Covid Abruzzo, morto ingegnere di 47 anni: il contagio all'inizio di dicembre

Aveva quarantasette anni Raffaele Paolini, nessun problema di salute, né di sovrappeso, né patologie pregresse. E’ il più giovane morto per Covid della...

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Aveva quarantasette anni Raffaele Paolini, nessun problema di salute, né di sovrappeso, né patologie pregresse. E’ il più giovane morto per Covid della Valle Peligna. Paolini è morto l’altra notte all’ospedale Umberto I di Roma dove era stato trasferito il trenta dicembre scorso in condizioni gravi, ormai disperate. Il suo cuore ha smesso di battere dopo una lunga, estenuante ed inutile lotta contro un virus che lo aveva sorpreso agli inizi di dicembre, dopo essere stato contagiato in ambito familiare.

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Paolini, ingegnere stimato e amato da tutti per il suo carattere, dopo la positività riscontrata di un parente si era sottoposto agli inizi di dicembre a tampone rapido: l’esito era stato negativo, ma nel giro di qualche ora la febbre gli era cominciata a salire. Per nove giorni, dopo aver accertato la positività al tampone molecolare, ha resistito a casa con temperature corporee alte, che s’impennavano la sera. Fino al quattordici dicembre quando il livello di ossigenazione nel suo sangue è crollato e si è reso necessario il suo ricovero in ospedale. Prima a Sulmona e dopo due settimane a Roma.

Le sue condizioni non hanno però mai fatto sperare più di tanto, perché alle diverse terapie a cui era stato sottoposto non aveva mai risposto bene. Un uomo "garbato e gentile" lo definiscono tutti, che l’estate scorsa aveva coronato il suo sogno, quello cioè di aprire uno studio professionale tutto suo, dopo essere stato a lungo alle dipendenze di una nota impresa costruttrice. Su tutto, però, l’amore per il figlio sedicenne che accompagnava diversi giorni a settimana a Chieti per farlo allenare nella squadra di pallavolo. Il funerale di Paolini si terrà domani nella chiesa di Cristo Re (ore 11).

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Il Gazzettino