Covid, solo per 7 mamme su 10 garantito il rooming-in: rapporto «pelle a pelle» in sala parto solo per il 27% dei casi

Covid, solo per 7 mamme su 10 garantito il rooming-in: rapporto «pelle a pelle» in sala parto solo per il 27% dei casi
La nascita di un figlio è sempre un momento unico per ogno donna. Nelle tendenze degli ultimi anni sempre più donne decido di tenere il bebè al proprio fianco...

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La nascita di un figlio è sempre un momento unico per ogno donna. Nelle tendenze degli ultimi anni sempre più donne decido di tenere il bebè al proprio fianco dal primo istante in ospedale, ma con il Covid le cose sono cambiate. Nei primi 8 mesi di pandemia il «rooming-in», cioè la possibilità che vede la mamma stare insieme al figlio neonato, per 24 ore al giorno, si è applicato nei centri nascita italiani nel 69% dei casi. Il rapporto "pelle a pelle" in sala parto, invece, è avvenuto per il 27%. Sono questi i dati che Riccardo Davanzo, presidente del Tas (il Tavolo tecnico sull'allattamento al seno), ha presentato durante la terza Conferenza nazionale sull'allattamento organizzato a Roma al Ministero della Salute. Sul "rooming-in", Davanzo commenta: «sembra una percentuale decorosa, ma dovrebbe essere una proposta istituzionale e garantita».

 

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Tra i dati che sono stati fotografati durante la prima fase pandemica, quello dell'allattamento dei nuovi nati, avvenuto nel 76% dei casi. «Sembra un dato positivo ma non lo è, perché non c'è solo quello esclusivo», commenta. Davanzo sottolinea una necessità: la realizzazione di «un monitoraggio universale nazionale» sull'allattamento. Presente ai lavori anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che intende «mettere in atto tutte quelle iniziative che possano aiutarci a diffondere quella cultura e quella consapevolezza dell'importanza» dell'allattamento al seno. «C'è bisogno di una politica che riparta dall'ascolto e dalla condivisione, nella consapevolezza che solamente facendo un gioco di squadra si può veramente affrontare il problema nella giusta dimensione», aggiunge. 

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Il Gazzettino