Coronavirus, attività sportiva all'aperto libera dal 4 maggio anche lontano da casa ma da soli. Palestre chiuse

Coronavirus, si delineano sempre più i contorni della fase 2. Tornare a fare sport all'aperto, a partire dalla corsetta, anche oltre i limiti dei 200 metri o dei...

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Coronavirus, si delineano sempre più i contorni della fase 2. Tornare a fare sport all'aperto, a partire dalla corsetta, anche oltre i limiti dei 200 metri o dei dintorni di casa, ma per il «tempo necessario» e, soprattutto, da soli. È una delle ipotesi che il governo sta prendendo in considerazione in queste ore per il decreto con le regole per la fase 2, quella dal 4 maggio.


«È una idea, un ragionamento che si sta facendo», confermano fonti di governo. «Dobbiamo dare maggiore libertà di movimento ai cittadini», aveva spiegato già qualche giorno fa il vice ministro alla Salute Pierpaolo Sileri. Ogni allentamento delle misure di restrizione, però, viene sottolineato, dovrà essere fatto «con responsabilità» e prevedendo rigidi controlli per il rispetto delle regole. Su una riapertura dei parchi e delle ville, invece, l'orientamento del governo non sarebbe ancora determinato. La discussione, su questo punto, sarebbe ancora aperta.

Il caso palestre. «La riapertura ora non ha senso», si spiega sempre dal governo
. È una delle misure allo studio del governo in vista del 4 maggio. «Dobbiamo dare maggiore libertà di movimento ai cittadini e la soluzione possibile è questa considerando anche il senso di responsabilità delle persone», spiega il sottosegretario Pierpaolo Sileri. Potrebbe esserci anche, come anticipato agli sportivi dal ministro Vincenzo Spadafora, il via libera agli allenamenti individuali degli atleti, purché in condizioni di sicurezza.  In pratica, un po' come già proposto dal governatore del Veneto, Zaia, sarà possibile andare a correre anche oltre i 200 metri da casa. Si potrà però restare fuori soltanto per il tempo necessario alla corsa.


Il tema sport all'aperto. La scelta se consentire di allontanarsi da casa anche per fare jogging spetterà al governo anche in base all'andamento dell'epidemia. Ma Pierpaolo Sileri anticipa una riflessione in corso. Consentire di fare sport all'aperto, come la corsa, a livello individuale, sarebbe anche il modo per non privare le persone delle possibilità di fare attività fisica, visto che è difficile che le palestre possano riaprire in tempi brevi. Comunque, viene spiegato, si chiederà ai cittadini responsabilità nel rispettare le regole e le distanze prescritte per evitare i rischi di contagio. 

LA FASE DUE Dagli uffici pubblici ai negozi, ecco le attività a maggior rischio contagio

Potrebbero poi riaprire, seppur con limitazioni e divieti, anche bar, ristoranti e parchi ma Palazzo Chigi parla di ipotesi non definitive. Il calendario è ancora tutto da valutare, soprattutto per i rischi. Walter Ricciardi, consulente Covid-19 per il governo e membro dell'executive board dell'Oms, invita alla prudenza: la seconda ondata epidemica è certa, con riaperture accelerate arriverebbe prima.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato una riunione con i capi delegazione di maggioranza, cui dovrebbe prendere parte anche il sottosegretario Riccardo Fraccaro. Alle 18.30 è poi in programma la cabina di regia che il premier presiederà, con al fianco i ministri Boccia e Speranza, con i rappresentanti di Regioni e Comuni. Nel pomeriggio sarebbero previsti contatti anche con il presidente Iss Silvio Brusaferro e il presidente del Css Franco Locatelli.



Il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ha indetto la gara "in procedura semplificata e di massima urgenza" per l'acquisto di kit, reagenti e consumabili per effettuare 150 mila test sierologici che serviranno per l'indagine campione sulla diffusione dell'infezione da Sars-Cov2 nella popolazione italiana.

Quanto agli allenamenti degli atleti, in una lettera inviata il 10 aprile al mondo dello sport, il ministro Vincenzo Spadafora scriveva: «Vi prego di voler attivare le Federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo affinché la ripresa degli allenamenti e delle attività avvenga, presumibilmente dal 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d'intesa con le autorità sanitarie e gli organismi scientifici». 

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Il Gazzettino