Coronavirus, Conservatorio di Santa Cecilia vieta le lezioni agli studenti cinesi,coreani e giapponesi

coronavirus
«Cari colleghi e care colleghe, a cause delle ben note vicende legate alla epidemia cinese, sono sospese le lezioni degli studenti orientali (cinesi, coreani, giapponesi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Cari colleghi e care colleghe, a cause delle ben note vicende legate alla epidemia cinese, sono sospese le lezioni degli studenti orientali (cinesi, coreani, giapponesi ecc.) nonché di altri che provenissero dai Paesi interessati». Il timore del contagio del coronavirus ha scombussolato il Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, che ha deciso di correre ai ripari. A sollevare il caso, facendo aumentare il panico tra docenti e studenti, è il direttore Roberto Giuliani che ha disposto una visita medica per tutti, fissata per mercoledì 5 febbraio. Ieri il precedente del Conservatorio di Como


LEGGI ANCHE Coronavirus, il Conservatorio di Como agli studenti: «Se tornate dal Capodanno in Cina restate a casa»

Uno staff di medici incaricati dall'istituto provvederà a effettuare una visita. Il direttore nella comunicazione interna aggiunge che solo i docenti e gli studenti del conservatorio che passeranno al vaglio della visita medica «potranno essere ammessi alla frequenza. Nel frattempo - scrive - l'assenza sarà considerata assenza di malattia». Inutile dire che la circolare firmata dal direttore sia oggetto di sorpresa e sbigottimento. «Una misura assurda» scrivono sui social tanti studenti.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino