Coronavirus, prima l'allarme poi le scuse. Alessandro Fagioli, sindaco di Saronno (Varese), ha disposto la chiusura del mercato comunale con un'ordinanza in cui si...
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Il sindaco è stato costretto a ritrattare e scusarsi attraverso un comunicato ufficiale: «Ammetto che c'è stato un errore comunicativo e se questo ha scaturito allarme me ne scuso, non era la mia intenzione. Detto questo rimane validissima la motivazione principale per la quale ho deciso di introdurre questo e altri provvedimenti e cioè quello della tutela della salute pubblica dei miei cittadini».
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Per Fagioli «è fondamentale continuare ad avere massima fiducia nella scienza e nella medicina così come nelle istituzioni e seguire tutte le indicazioni di prevenzione. In questo modo certamente riusciremo a superare anche questo difficile momento e torneremo a fare una vita normale». L'ordinanza, contestata tra gli altri dal consigliere regionale lombardo del Pd Samuele Astuti che ha parlato di «folle allarmismo», ha avuto valore «solamente per questa mattina ed e quindi già scaduta», ha precisato il sindaco.
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Italia Viva: «Inaudite le parole del sindaco di Saronno»
«Le dichiarazioni del sindaco della Lega di Saronno, Alessandro Fagioli, sono irresponsabili. Usare a vanvera l'indice di letalità del coronavirus sui contagiati, che è pari a 0,015 calcolato con i dati certi dei focolai esistenti, per dire che una città di 40mila abitanti come Saronno rischierebbe 1200 morti, significa voler generare disordine e paura nella cittadinanza e creare un danno alle attività economiche della città». Lo dichiarano i deputati di Italia Viva Gianfranco Librandi e Maria Chiara Gadda.
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«L'Italia ha 60 milioni di abitanti e grazie a controlli massicci sono stati individuate poche centinaia di contagiati e di questi, ad oggi, solo persone con pregresse complicanze sono purtroppo decedute.
Il Gazzettino