«Gli effetti della quarantena li dovremmo iniziare a vede da qui alle prossime due settimane». Per Gloria Taliani, professore ordinario di malattie infettive...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Ogni soggetto è potenzialmente capace di trasmettere l'infezione a tutte le persone, o quasi ,con cui viene in contatto – spiega - L'unica manovra realmente efficace di contenimento è quella di limitare le occasioni di contatto. Per una volta nella nostra storia di malattie abbiamo il controllo della situazione, che dipende dalla nostra capacità di aderire alle norme di contenimento fissate dal governo. La possibilità di cambiare l'andamento dell'epidemia dipende da noi». Taliani spiega che «gli aumenti giornalieri del numero dei contagi hanno una valenza relativa, perché hanno a che vedere con il numero dei test effettuati, con i pazienti esaminati e rappresentano una realtà parziale». Piuttosto, «dobbiamo guardare con attenzione i comportamenti delle curve nei paesi che hanno già chiuso la fase attiva, di crescita, come la Cina. C'è un momento in cui il numero dei casi nuovi inizia una fase di declino: quando questo declino è stabile, possiamo dire che abbiamo raggiunto un accettabile controllo del numero dei casi che possono aver trasmesso la malattia nelle 2 settimane precedenti».
Quanto al ritorno alla normalità, per la professoressa questo non potrà prescindere dall'uso delle mascherine chirurgiche: «Se tutti le indossassero potremmo avere contatti in sicurezza: perché proteggono chi abbiamo intorno dalla nostra potenziale contagiosità. Il problema, infatti, sono gli infetti inconsapevoli di esserlo. E' importante indossare la mascherina, lavarsi le mani e detergere superfici e oggetti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino