Il coronavirus resiste non più i quattro ore sul rame, diminuisce la carica infettante dopo cinque sul cartone, per sparire dopo 24. Sulla plastica dopo sette ore perde di...
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Coronavirus, si può attaccare alla suola delle scarpe?
REGOLE
In sintesi: l'attenzione massima alle superfici che tocchiamo, soprattutto fuori dalla nostra casa, ci deve essere, ma in primis valgono alcune regole d'oro che prevengono anche la malaugurata possibilità che abbiamo toccato una superficie in cui c'erano tracce del coronavirus. «Quali sono? Rimanere a casa, lavarsi spesso le mani, non toccarsi mai occhi, naso e bocca e se uno deve proprio uscire mantenere sempre una distanza di sicurezza da qualsiasi altra persona».
La plastica, secondo la ricerca, è uno dei quei materiali in cui può, per varie ore, restare il coronavirus e con cui abbiamo più spesso a che fare quando andiamo a fare la spesa. Esempio: abbiamo acquistato la classica confezione da sei bottiglie d'acqua minerale al supermercato, come ci comportiamo? «Semplicemente la plastica con cui è avvolta la confezione la gettiamo, le bottiglie possiamo pulirle con acqua e detergente. Se tocchiamo il cartone della pizza è molto improbabile che possa restare a lungo il coronavirus - spiega il professor Cauda - però anche in questo caso c'è una misura di prevenzione che vale su tutte: lavarsi le mani».
Ricapitolando: un buon detergente o addirittura un buon disinfettante possono esserci di aiuto e vogliamo eliminare qualsiasi rischio dalle maniglie della porta di casa, dai tasti degli ascensori, dalle confezioni di plastica. Non è un caso che nei paesi asiatici come Singapore si vedano spesso operatori delle metropolitana che puliscono le macchine dove si fanno i biglietti. L'Istituto superiore della Sanità spiega che comunque «l'utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone. Bisogna disinfettare sempre gRi oggetti che si usano frequentemente (telefoni cellulari, auricolari, microfoni) con un panno inumidito a base di alcol».
GOCCE
La forma principale della trasmissione del coronavirus resta quella delle droplets, le goccioline una persona infetta disperde starnutendo, tossendo, parlando. Ma si affianca una forma indiretta, legata alla resistenza del virus sulle superfici che possiamo toccarle. «Ecco allora, me lo faccia ripetere - dice il professor Cauda - l'importanza di lavarsi le mani e di non toccarsi mai bocca, naso e occhi».
C'è un altro timore: se sono uscito a fare la spesa, quando torno è giusto che mi tolga le scarpe e mi cambio i vestiti per essere certo di non portare all'interno dell'abitazione il coronavirus? «Questo può essere un eccesso di prudenza, ma d'altra parte è sempre consigliabile farlo per ragioni igieniche. Dovrebbe essere pratica comune non usare mai le scarpe con cui abbiamo camminato per strada all'interno di un'abitazione. Giusto anche cambiarsi d'abito. E certo lavare spesso i nostri vestiti in lavatrice è utile. Ma ripeto: le tre regole d'oro restano: non uscire di casa, non toccarsi il viso, mantenere le distanza da altre persone». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino