La Calabria non può permettersi fughe in avanti con l'emergenza coronavirus è ancora alta. Così il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia ha...
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Il provvedimento era stato annunciato ieri dallo stesso Ministro e ribadito in mattinata. Se lunedì la governatrice calabrese Santelli non farà marcia indietro si esporrà così all'impugnazione. Un ravvedimento auspicato anche dal Ministro.
«Non era mai successo nella storia della Repubblica - ha detto il ministro - che un’emergenza sanitaria si trasformasse in pandemia. E in questo caso le linee guida le dà lo Stato e le Regioni si devono adeguare e rispettarle. Ma è prevalso il buonsenso: ci sono state discussioni forti, però mai violazioni di regole a parte la Calabria. E ringrazio i Comuni che, tramite Decaro, hanno deciso di rinunciare a parte della loro autonomia per farsi proteggere dallo Stato, attuando le ordinanze del governo».
«Come Jole Santelli sa, giovedì è partita la lettera, l'invito che si è trasformato in una diffida e le procedure sono partite. Lei conosce bene le procedure, ha ancora tempo per ritirare l'ordinanza. Se non dovesse farlo, sa quello che succede quando parte una lettera che diffida dall'andare avanti rispetto a quell'ordinanza», ha inoltre detto Boccia, ospite di Sky tg24, sull'ordinanza della Regione Calabria che è stata diffidata dal governo. Il ministro ha ricordato che la governatrice calabrese «nelle ultime due videoconferenze non si è presentata, nemmeno confrontata e questo non va bene. Io l'ho chiamata perché ci conosciamo da anni».
Del resto l'ordinanza della Santelli aveva suscitato un vespaio di polemiche e provocato la rivolta di numerosi sindaci, di diversi schieramenti politici.
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Il Gazzettino