Niente abbracci, né strette di mano, le chiacchiere vanno fatte a oltre un metro di distanza. E poi vanno evitati i luoghi affollati, ed è stato ipotizzato di...
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Coronavirus, tamponi: Roma vuole cambiare, test anche fuori dallo Spallanzani
Coronavirus, nuove regole: distanza di 2 metri, no strette di mano e baci. Ipotesi sport a porte chiuse. «Comitato molto preoccupato»
ATTENZIONE MASSIMA
Il diktat preparato dagli scienziati è stato inviato al ministero della Salute: dovrà avere l'ok del comitato esecutivo allargato e sarà poi Palazzo Chigi a stabilire quali saranno le restrizioni finali. Difficilmente le raccomandazioni degli esperti potranno essere modificate. Saranno, quindi, contenute in un nuovo Dpcm, che andrà a sostituire quello adottato lo scorso 1 marzo e in scadenza domenica prossima. Il nuovo Decreto potrebbe essere adottato prima dell'8 marzo, ovvero nelle prossime 24-48 ore, e varrà per l'intero territorio nazionale. «Il punto importante - spiega il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro - sono i comportamenti e la consapevolezza di ciascuno. Noi non dobbiamo dare false sicurezze, ma dire a tutti di essere attenti ad adottare le raccomandazioni indicate. Dobbiamo lavorare per il paese muovendoci dentro delle regole e degli stili di vita attenti che interrompano quelle che sono le vie di trasmissione classiche». «E decideremo se andare verso una maggiore o minore severità, a seconda dell'evoluzione dei dati», ha aggiunto il commissario straordinario Angelo Borrelli.
Il giro di vite stabilisce lo stop a convegni, congressi, ma anche a manifestazioni, a partire da quelle sportive che comportano affollamento di persone bypassando la distanza di sicurezza di un metro. Al momento è stato già disposto il rinvio Juventus-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma per stasera a Torino. E si sta valutando in queste ore se far proseguire il campionato con le partite a porte chiuse.
Tra le raccomandazioni c'è inoltre quella di evitare abbracci e strette di mano, mentre agli over 75 e alle persone sopra i 65 con patologie (e che vivono in Lombardia) viene raccomandato di evitare i luoghi affollati. Agli anziani, in particolare, anche di uscire di casa. «Evitare scambi di bottiglie, bicchieri soprattutto durante attività sportive», sono ancora le indicazioni del testo. E poi «si richiede ai Comuni, agli enti territoriali, alle associazioni culturali, associazioni sportive, al mondo della comunicazione di offrire attività ricreative individuali alternative, che promuovano e favoriscano le attività all'aperto (senza assembramenti) o presso il proprio domicilio».
LE VISITE
Il comitato scientifico ha proposto di limitare la permanenza dei parenti di ammalati nelle sale di aspetto dei pronto soccorso e le visite dei familiari degli anziani ospiti nelle case di riposo. Cosa che, in parte, già avviene nelle zone rosse.
Il dpcm dovrebbe essere pronto oggi e si prevede che Palazzo Chigi confermi le raccomandazioni suggerite dal team di esperti. Va fermato il contagio e anche in fretta per evitare che il sistema sanitario possa collassare. Le misure, comunque, avranno valore per 30 giorni, in tutto il Paese, e andranno valutate ogni due settimane sulla base dell'andamento dell'epidemia. Nel frattempo, la Protezione civile ha ordinato altre 500 mila mascherine (ma ne servono «milioni», ha specificato Borrelli), e sono pronti 6.600 posti letto in 2.200 camere messe a disposizione dalla Difesa, mentre sul territorio ci sono oltre mille volontari che potranno raddoppiare qualora la situazione lo richiedesse.
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Il Gazzettino