«Sei cinese, hai il coronavirus. Vattene». Donna picchiata a Torino

«Sei cinese, hai il coronavirus. Vattene». Donna picchiata a Torino
«Sei una cinese di m.... hai il coronavirus, vattene». Prima gli insulti, poi le botte. È successo il 20 febbraio a Torino in via Cernaia, una delle strade...

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«Sei una cinese di m.... hai il coronavirus, vattene». Prima gli insulti, poi le botte. È successo il 20 febbraio a Torino in via Cernaia, una delle strade più eleganti del centro storico della città. Gli autori dell'aggressione, secondo quanto ha denunciato la vittima al commissariato di polizia Dora Vanchiglia, sono un uomo e una donna di mezza età, entrambi italiani: lui si è limitato alle male parole, lei è passata alle vie di fatto.


Coppia di cinesi aggredita con una bottiglia di vetro: «Andate via avete il coronavirus»

La sindaca Chiara Appendino ha condannato, via twitter, il «gesto ignobile e di rara violenza verso una nostra concittadina, alla quale mando l'abbraccio mio personale e di tutta la comunità». «A Torino non può esserci spazio per questi comportamenti», ha aggiunto. L'episodio, di cui scrive «La Stampa», è il secondo in una decina di giorni: l'11 febbraio una coppia di cinesi era stata aggredita da un paio di ragazzi in un quartiere periferico. Anche in quell'occasione era risuonata l'intimazione ad «andare via» e l'accusa di «portare il virus».


 

Sassi contro studenti cinesi, giallo a Frosinone. La direttrice dell'Accademia: «Nessun episodio violento»


Questa volta la vittima è una quarantenne di origine cinese che dal 1997 risiede a Torino, dove gestisce un bar. Ha raccontato di essere stata avvicinata dai due mentre attraversava la strada. Dopo avere tentato inutilmente di sfuggire ai suoi tormentatori, ha preso il cellulare per chiedere aiuto ed è stata presa a calci e pugni. L'intervento di alcuni passanti ha portato la coppia a dileguarsi. La donna è stata medicata al pronto soccorso: ha riportato una distorsione cervicale. Lo scorso 3 febbraio una ragazza cinese era stata intimidita e fatta scendere da un autobus partito da Cuneo e diretto nel capoluogo piemontese. Non aveva denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine, ma lo aveva raccontato alla comunità di Torino. Il caso emerse lo stesso giorno in cui la sindaca Appendino aveva pranzato in un ristorante cinese per invitare la cittadinanza a non abbandonarsi a psicosi e gesti irrazionali.
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Il Gazzettino