Coronavirus, elezioni amministrative, dal Cdm ok a slittamento in autunno. No di Liguria, Puglia, Veneto e Campania: si voti a luglio

Il Cdm dà il via libera allo slittamento delle elezioni amministrative e prevede un election day ad autunno ma i presidenti di Liguria Giovanni Toti,...

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Il Cdm dà il via libera allo slittamento delle elezioni amministrative e prevede un election day ad autunno ma i presidenti di Liguria Giovanni Toti, Campania Vincenzo De Luca, Puglia Michele Emiliano e Veneto Luca Zaia alzano un muro e chiedono il voto a luglio.


Nel testo del decreto è attesa la definizione delle finestre entro le quali ciascuna Regione chiamata al voto potrà indire le elezioni. L'ipotesi approdata sul tavolo all'inizio della riunione era quella di una finestra larga che andasse dalla metà di luglio al mese di novembre.

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Finestra amministrative settembre-dicembre. La finestra elettorale per le amministrative decisa dal Consiglio dei ministri, andrà dalla metà del mese di settembre al mese di dicembre. Per le Regioni chiamate a rinnovare le proprie Giunte e i propri Consigli regionali non sarà possibile, quindi, andare al voto a luglio come prevedeva una delle ipotesi in campo prima del Consiglio dei ministri.

Immediata la levata di scudi: «Ribadiamo la necessità di garantire agli elettori l'inalienabile diritto a esprimersi nei tempi più rapidi possibili, compatibilmente con l'andamento dell'epidemia. Pertanto, ritenendo, per quanto è possibile prevedere oggi, che l'estate sia la stagione più sicura dal punto di vista epidemiologico, ribadiamo la necessità di allargare la finestra di voto, come da noi richiesto, al mese di luglio», hanno dichiarato  i presidenti di Liguria Giovanni Toti, Campania Vincenzo De Luca, Puglia Michele Emiliano e Veneto Luca Zaia alzano un muro e chiedono il voto a luglio. 



«Oggi in Consiglio dei ministri abbiamo deciso di rinviare le elezioni regionali per permettere la partecipazione democratica. Ipotizziamo un eventuale election day tra settembre e ottobre per risparmiare in termini di tempo e risorse», ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà a RadioUno ipotizzando un election day che includa Regionali, comunali e referendum sul taglio dei parlamentari.
 
«Nel decreto Aprile aumenteremo l'importo dell'indennità e cercheremo di dare supporto economico a tutti i comparti produttivi e al turismo che stanno subendo pesanti conseguenze per la crisi #coronavirus. Per farlo incrementeremo lo scostamento di bilancio rispetto a marzo», ha annunciato d'incà. Il voto del Parlamento sul deficit, ha spiegato, «credo ci sarà tra il 29 e 30 aprile».

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Il Gazzettino