Bergamo al collasso, pronto ospedale da campo. Morti due dipendenti delle Poste

«Ora basta, è ora di chiudere gli uffici postali». L'allarme, in piena emergenza coronavirus, arriva da Marisa Adobati, componente della segreteria...

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«Ora basta, è ora di chiudere gli uffici postali». L'allarme, in piena emergenza coronavirus, arriva da Marisa Adobati, componente della segreteria della Slc-Cgil di Bergamo, dopo la morte di due dipendenti di Poste Italiane che avevano «lavorato fino a pochi giorni fa, uno in un centro di recapito e l'altro in un ufficio postale di due comuni della provincia di Bergamo». 


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Da alcune settimane la Slc-Cgil sostiene «l'inutilità di esporre al contagio i lavoratori di Poste Italiane della bergamasca, ed ovviamente non solo del nostro territorio, e ci viene ripetuto in maniera assillante che Poste deve garantire i servizi essenziali». «Il recapito di un bollettino o la marea di avvisi di mancata consegna delle raccomandate - prosegue il sindacato - non crediamo siano da considerarsi espletamento di servizi essenziali. Molte scadenze fiscali ed invii di notifica sono stati, tra l'altro, sospesi per decreto. Il punto è che, ormai, 'andare in Postà per molti è diventato il pretesto per fare una 'giustificata' passeggiata in paese».

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Borrelli: ospedale da campo a Bergamo. L'ospedale da campo degli alpini sarà installato a Bergamo. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione Civile.

 
Bergamo, tutti occupati gli 80 letti di terapia intensiva. Sono tutti occupati gli 80 letti di terapia intensiva riservati ai pazienti ricoverati in gravi condizioni per il Coronavirus all'ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, la zona più colpita dall'epidemia. La drammatica situazione, confermata da fonti ospedaliere, è stata registrata in queste ore. Per i malati che avranno bisogno di ventilazione ed ossigeno si farà ricorso alla rete delle terapie intensive italiane. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino