C'è un «bunker», un nascondiglio segreto costruito fra i boschi, tra gli obiettivi che si stanno cercando in provincia di Piacenza sulla vicenda di Massimo...
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Di questo nascondiglio sarebbe stato lo stesso operaio 45enne a parlarne di recente, in alcune occasioni, ad alcuni conoscenti che hanno subito riferito il dettaglio ai carabinieri che stanno svolgendo le indagini. D'altronde l'uomo era noto nella zona proprio per il molto tempo libero che trascorreva in mezzo ai boschi, sia d'estate sia d'inverno. Era considerato una persona solitaria e a tratti "selvatica". Qualcuno però afferma che, quando parlava di Elisa, conosciuta a Piacenza per il suo lavoro di assicuratrice nell'ufficio del padre, la chiamava «la mia fidanzata», ma tutti gli amici di lei concordano nell'affermare che la 28enne non aveva alcun legame sentimentale con Massimo Sebastiani e lo considerava solo un amico.
Gli accertamenti dei militari del comando provinciale di Piacenza, coordinati dal pm Ornella Chicca che ha aperto un fascicolo per sequestro di persona, non escludono al momento nessuna pista o ipotesi investigativa. Sotto la lente in queste ore anche gli spostamenti che Sebastiani ha effettuato domenica pomeriggio a bordo della sua Honda Civic grigia, l'auto che ora si trova in possesso del Ris di Parma per accertamenti tecnici approfonditi. La vettura è stata ripresa da alcune telecamere di sicurezza lungo una strada provinciale della zona: Sebastiani l'avrebbe utilizzata fino a sera (quando sarebbe stato visto in compagnia di un'altra donna a cena) prima di posteggiarla definitivamente davanti alla sua abitazione in mezzo alla campagna, per poi sparire nel nulla.
Se anche Elisa fosse stata a bordo con lui è l'interrogativo più grande al quale adesso stanno cercando di dare una risposta gli inquirenti.
Il Gazzettino