Contagiato da sangue infetto durante le trasfusioni, uomo risarcito con 500mila euro 37 anni dopo

L'uomo era stato contagiato da sangue infetto in seguito a due interventi chirurgici a cui era stato sottoposto nel 1975, quando ancora non aveva 30 anni

Contagiato da sangue infetto durante le trasfusioni, uomo di Rieti risarcito con 500mila euro 37 anni dopo
«La Corte d'Appello di Roma, V sezione Civile, presieduta da Marianna D'Avino, ha ribadito la sentenza che nel 2018 condannava il Ministero della Salute al...

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«La Corte d'Appello di Roma, V sezione Civile, presieduta da Marianna D'Avino, ha ribadito la sentenza che nel 2018 condannava il Ministero della Salute al risarcimento di circa 500 mila euro per i danni subiti da un cittadino residente a Rieti». Lo affermano in una nota i legali, gli avvocati Pietro Frisani e Chiara Del Buono.

 

Il contagio nel 1975

L'uomo era stato contagiato da sangue infetto in seguito a due interventi chirurgici a cui era stato sottoposto nel 1975, quando ancora non aveva 30 anni. «Solo nel 2012 esami medici di routine avevano rilevato che era positivo al virus HCV, che distrugge le cellule del fegato - è detto nella nota -. L'infezione si è successivamente evoluta in cirrosi epatica e in epatocarcinoma. Nel 2014 la Asl di Rieti aveva riconosciuto il nesso tra la malattia che lo affliggeva e le trasfusioni di 37 anni prima. Dalla copia degli esami eseguiti sul sangue donatogli nel 1975 era emerso, come in tanti casi analoghi, che le sacche utilizzate non avevano avuto nessuna analisi preventiva. Da qui la richiesta del risarcimento. Nel 2017 il consulente tecnico d'ufficio del Tribunale, gli aveva riconosciuto una forte riduzione dell'integrità psicofisica e prossimamente l'uomo dovrà sottoporsi a trapianto di fegato. Aspetto quest'ultimo valutato nella definizione dell'entità del risarcimento dalla Corte d'Appello di Roma». Gli avvocati «si dichiarano estremamente soddisfatti per il riconoscimento delle ragioni del proprio assistito anche in sede di appello, ottenute dopo una lunga battaglia legale».

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Il Gazzettino