Per la prima volta una donna arriva al vertice della Corte costituzionale. I giudici della Consulta hanno eletto presidente la giurista cattolica Marta Cartabia. Approdata alla...
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La scorsa estate, prima della nascita del Conte bis, Cartabia aveva sfiorato un altro primato.
IL PROFILO
Cattolica, considerata vicina a Comunione e Liberazione sin dall'epoca degli studi universitari, Cartabia si è però distinta con le sue pubblicazioni, non solo per la difesa della libertà religiosa, ma anche per la laicità positiva dello Stato e per un approccio ai conflitti ispirato alla metodologia della reasonable accommodation di origine nordamericana. Nel 93 ha conseguito il dottorato di ricerca in legge presso l'Istituto universitario europeo di Fiesole (supervisore, Bruno de Witte). Nel lungo curriculum vanta una specializzazione all'Università di Aix-Marseille sui temi della giustizia costituzionale comparata, ha svolto attività di ricerca all'estero, in particolare negli Stati Uniti. Subito dopo la laurea è stata research fellow all'University of Michigan Law School di Ann Arbor. Dal 93 al 99 è stata ricercatrice di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano e fra il 1993 e il 1995 ha svolto funzioni di assistente di studio presso la Corte costituzionale; dal 2004 è professore ordinario di Diritto costituzionale all'Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove è anche stata titolare del corso Jean Monnet in Diritto costituzionale europeo (2005 - 2008). Ha insegnato in numerosi atenei, in Italia e all'estero. Il 12 novembre 2014 è stata nominata vicepresidente della Corte costituzionale dal suo presidente Alessandro Criscuolo, riconfermata nel 2016 dal neoeletto presidente Paolo Grossi e, a marzo 2018, dal presidente Giorgio Lattanzi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino