Coniugi massacrati, i romeni spostati dal carcere: gli altri detenuti volevano linciarli

Trasferiti per incompatibilità. Nessuno dei romeni arrestati per la rapina compiuta, a Lanciano, il 23 settembre scorso, nella villa dei coniugi Carlo Martelli e Niva...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Trasferiti per incompatibilità. Nessuno dei romeni arrestati per la rapina compiuta, a Lanciano, il 23 settembre scorso, nella villa dei coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan, si trova più nel carcere di Lanciano. Sono stati tutti dirottati in altre prigioni perché si temeva, a loro carico, ritorsioni e spedizioni punitive da parte di altri detenuti. I fratelli Costantin Aurel e Ion Cusmin Turlica, il loro cugino Aurel Ruset e George Bogdan Ghiviziu, rinchiusi, subito dopo l'arresto, nella casa circondariale frentana di Villa Stanazzo e posti, anche per ragioni di sicurezza, in isolamento, conclusi gli interrogatori, sono stati traslocati nei penitenziari di Rieti, Pescara e Teramo. Per evitare che su di loro venisse esercitata quella giustizia sommaria, quella antica legge, non scritta, del carcere che punisce chi approfitta di soggetti deboli come bambini e donne. E in questo caso non è stato accettato il fatto di aver tagliato l'orecchio destro a Bazzan.


La banda di Lanciano aveva vinto con i grattini rubati nelle tabaccherie

E' rinchiuso a Teramo anche Alexandru Bogadan Colteanu, ritenuto il più violento del gruppo, catturato a Caserta e poi condotto nel carcere di Castrogno. Ed è previsto per oggi, salvo imprevisti dell'ultim'ora, l'estradizione in Italia, di Marius Adrian Martin, 34 anni, ritenuto la mente della gang, quello che assoldava i connazionali. L'arrivo è fissato per le 11.30 all'aeroporto di Fiumicino a Roma.

Appena sceso dall’aereo polizia e carabinieri, insieme, gli notificheranno l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Lanciano Massimo Canosa, su richiesta del procuratore capo Mirvana Di Serio, nella quale gli si contestano il concorso in rapina pluriaggravata, sequestro di persona, lesioni gravissime e porto abusivo di arma. Quindi destinazione Rebibbia. Martin, dopo l'assalto infruttuoso ma violento in casa Martelli, è fuggito. E' rientrato in bus nel proprio Paese e si è rifugiato dal padre. Lui abitava nel centro storico di Lanciano, nella zona tra via Umberto I e piazza del Malvò.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino