Como, violentò e uccise la piccola Sharon di 18 mesi: l'omicida confessa in aula

Marincat aveva già confessato l'omicidio il 18 maggio scorso. Interrogato dal pm aveva ammesso tutto: «Ho abusato di lei poi l'ho picchiata fino ad ucciderla»

Como, violentò e uccise la piccola Sharon di 18 mesi: l'omicida confessa in aula
Gabriel Robert Marincat ha confessato anche in aula di avere ucciso la piccola Sharon, una bambina di 18 mesi. Il romeno di 26 anni è finito a processo con l'accusa di...

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Gabriel Robert Marincat ha confessato anche in aula di avere ucciso la piccola Sharon, una bambina di 18 mesi. Il romeno di 26 anni è finito a processo con l'accusa di avere ammazzato a botte e avere violentato, l'11 gennaio scorso, la bimba figlia della convivente, in un appartamento di Cabiate. Durante il processo che si sta tenendo a porte chiuse in Corte d'Assise a Como l'uomo ha ammesso le proprie responsabilità, ma non avrebbe dato nessuna spiegazione.

 

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Marincat aveva già confessato l'omicidio il 18 maggio scorso: interrogato dal pm Antonia Pavan aveva ammesso tutto: «Ho abusato di lei poi l'ho picchiata fino ad ucciderla». Inizialmente l'uomo aveva sostenuto che la bambina fosse rimasta vittima di un incidente domestico, mentre era da sola in casa con lui. Solamente alcuni giorni più tardi, sulla base degli accertamenti medico legali, era emersa la terribile verità. In aula oggi Marincat ha confermato le proprie responsabilità, anche se non avrebbe dato alcuna spiegazione del suo operato. Il difensore ha chiesto una perizia psichiatrica dell'imputato, richiesta respinta dalla Corte. 

 

La tragedia si era consumata l'11 gennaio scorso nell'appartamento a Cabiate della mamma di Sharon, dove da qualche tempo si era trasferito anche l'omicida. Marincat aveva raccontato che la bambina, giocando, si era tirata addosso accidentalmente una stufetta, e che aveva poi ripreso a giocare, salvo poi addormentarsi improvvisamente. Solo a quel punto aveva telefonato alla mamma della bimba, al lavoro, che aveva fatto partire i soccorsi, purtroppo inutili. La piccola era stata trasportata in elicottero a Bergamo, ma non era stato possibile salvarla. La svolta del caso pochi giorni dopo, con l'esame autoptico che ha rivelato la violenza sessuale e le percosse.

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Il Gazzettino