Chat di minorenni e foto hard, ennesimo capitolo. Questa volta succede a Mantova, dove la Polizia ha scoperto un gruppo Whatsapp dove gli utenti, giovanissimi, di età...
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Alcuni dei partecipanti sono già stati identificati ma, per ora, nessun nome è stato reso noto. Il tutto avveniva, sembra, rigorosamente online: nessun incontro, nessun atto sessuale in carne e ossa. Anche i pagamenti erano informatizzati e il denaro in corrispettivo dei contenuti a luci rosse ( per un valore compreso tra i 5 e i 10 euro) veniva accreditato su conti Paypal. In una conferenza stampa convocata per «sensibilizzare i genitori su quello che potrebbe succedere ai loro figli», la Questura ha spiegato che, se per il momento tutti i ragazzini individuati sono mantovani, non si esclude a priori che il giro possa aver coinvolto partecipanti in altre province.
Il dilagare di episodi simili a questo, ormai sempre più frequentemente protagonisti delle cronache italiane, ha spinto gli inquirenti a pensare di dare il via a un progetto di prevenzione tra i più piccoli. «A giorni», hanno spiegato l'ispettore Luca Zardi, responsabile della polizia postale, e Gianna Adami, dirigente delle Volanti - «nelle scuole mantovane, dalle quinte elementari alle medie e superiori, si terranno incontri con gli esperti per mettere in guardia i ragazzi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino