Caso Ong, perquisizioni sulla nave di Save the children

La nave Vos Hestia di Save the children (ansa)
La procura di Trapani ha disposto la perquisizione della nave Vos Hestia di proprietà di "Save the children" nell'ambito dell'inchiesta per il...

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La procura di Trapani ha disposto la perquisizione della nave Vos Hestia di proprietà di "Save the children" nell'ambito dell'inchiesta per il presunto favoreggiamento dell'immigrazione clandestina contestato ad alcune Ong che intervenivano al largo del Mediterraneo.


La nave attualmente si trova nel porto di Catania. A bordo, nei mesi scorsi, ha operato anche un agente sotto copertura. La perquisizione, eseguita dagli uomini del Servizio centrale operativo, è stata disposta dai pm trapanesi che hanno da tempo aperto un fascicolo sull'operato delle Ong.

La perquisizione sulla nave Vos Hestia «è relativa alla ricerca di materiali per reati che, allo stato attuale, non riguardano Save the Children». La documentazione oggetto della ricerca «come si evince dallo stesso decreto di perquisizione» è «relativa a presunte condotte illecite commesse da terze persone». È quanto afferma Save the Children, rendendo anche noto di aver sospeso le operazioni di soccorso in mare «come già pianificato data la riduzione dei flussi».

L'associazione ribadisce in una nota di aver «sempre agito nel rispetto della legge durante la propria missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo» e conferma «ancora una volta che l'Organizzazione non è indagata». «Tutte le operazioni sono state condotte in strettissimo coordinamento con la guardia costiera italiana e nella massima collaborazione con le autorità. La nostra missione è sempre stata guidata unicamente dall'imperativo umanitario di salvare vite» afferma l'ong, che conclude: «Confidiamo che la magistratura, nella quale l'Organizzazione ha piena fiducia, faccia immediata chiarezza sull'intera vicenda».


«Oltre a ribadire la nostra totale estraneità alle indagini, Save the Children annuncia la sospensione della propria attività di ricerca e salvataggio in mare, come già pianificato, e del resto attuato anche lo scorso anno. La decisione arriva dopo aver valutato attentamente la riduzione del flusso di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo centrale per raggiungere l'Europa e le mutate condizioni di sicurezza ed efficacia delle operazioni di ricerca e soccorso in mare nell'area» dichiara Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. «Per troppo tempo abbiamo supplito all'inesistenza o inadeguatezza di politiche europee di ricerca e soccorso, nonché di accoglienza dei migranti, cercando di portare un contributo concreto e volto al salvataggio delle vite di bambini e adulti» conclude Neri.
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Il Gazzettino