Elezioni Quirinale, Casellati presiede il quinto scrutinio: è polemica. «Inopportuno controlli i voti per se stessa»

Elezioni Quirinale, Casellati presiede il quinto scrutinio: è polemica. «Inopportuno controlli i voti per se stessa»
È destinata a far discutere a lungo la quinta votazione per l’elezione del Capo dello Stato. Non solo per gli almeno 60 franchi tiratori che si sono presi la scena...

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È destinata a far discutere a lungo la quinta votazione per l’elezione del Capo dello Stato. Non solo per gli almeno 60 franchi tiratori che si sono presi la scena all’interno de centrodestra e quindi per il mancato blitz tra le fila del Gruppo Misto, quanto anche per delle questioni di opportunità istituzionale.

 

 

​Casellati presiede il quinto scrutinio: è polemica

La presidente del Senato Elisabetta Casellati, ufficialmente candidata dagli alleati Salvini, Meloni, Tajani e Toti in mattinata, nonostante la sua partecipazione attiva alla competizione, ha infatti deciso di presiedere ugualmente la seduta e lo scrutinio accanto al suo collega presidente della Camera Roberto Fico. Una scelta legittima che però ha finito con il sollevare molte polemiche tra gli addetti ai lavori. Non solo tra i politologi, ma anche tra i partiti. «È del tutto inopportuno che la Presidente Casellati nello spoglio odierno co-presieda lo scrutinio delle schede, di fatto controllando i voti per sé stessa», ha tuonato Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Pd.

 

I precedenti

D’altro canto quando in passato si era presentata una situazione di questo tipo, l’esito era stato diverso: nel 1992, quando Oscar Luigi Scalfaro si trovò in analoga condizione, si astenne dal presiedere lo scrutinio lasciando il compito al vicepresidente Rodotà.

 

 

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Il Gazzettino