ROMA Il decreto fiscale che accompagnerà la manovra di bilancio, e che contiene l'abolizione di Equitalia e la rottamazione delle cartelle esattoriali, è stato...
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LE ALTRE NOVITÀ
Un'altra novità di rilievo potrebbe riguardare la possibilità di rateizzare l'importo delle cartelle rottamate. La prima versione del provvedimento prevede o il pagamento immediato in un'unica soluzione, oppure il saldo in tre rate, la prima immediatamente, la seconda dopo 12 mesi, la terza dopo 24 mesi. Ora si starebbe valutando la possibilità di una rateizzazione più lunga con importi mensili, magari arrivando ai 72 mesi della rateizzazione ordinaria di Equitalia. Ad essere rottamate potranno essere sicuramente le cartelle per tasse erariali (tranne l'Iva, che è una tassa comunitaria) e i contributi all'Inps e all'Inail. Mentre non saranno sanabili le multe, almeno nella versione attuale delle misure. Per la rottamazione, comunque, non dovrebbero esserci limiti di importo, dovrebbero dunque rientrare nel perimetro del provvedimento anche quelle più consistenti, anche se nei tre quarti dei casi si tratta di debiti fiscali non superiori ai 5 mila euro. Dovrebbero essere circa 400 mila i contribuenti persone fisiche interessati alla misura. Il magazzino dei ruoli, ossia le cartelle non ancora pagate a Equitalia e che la società della riscossione conta di incassare, vale circa 51 miliardi di euro.
Una domanda importante è cosa accade a chi ha già delle rateizzazioni in corso di cartelle Equitalia. La rottamazione sarà aperta anche a questi contribuenti, che potranno estinguere il debito residuo con l'erario anche loro senza più sanzioni e interessi. L'adesione alla sanatoria, inoltre, interrompe immediatamente le azioni esecutive come i pegni ed i pignoramenti da parte di Equitalia. Infine dovrebbe essere prevista anche una esimente penale. Se il processo non è ancora arrivato alla fase di dibattimento in primo grado, le pendenze giudiziarie si chiudono.
LE REAZIONI
In un tweet ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rivendicato l'operazione. «Equitalia», ha scritto, «era simbolo di approccio vessatorio. La chiudiamo come detto un anno fa. Pagare meno, pagare tutti». «Il senso di questa operazione», ha spiegato invece il vice ministro dell'Economia Enrico Zanetti, «è spingere l'economia sgravando le famiglie e le piccole e medie imprese dal fardello di questi debiti fiscali, spesso accumulati durante la crisi economica, e che costituiscono una zavorra per tutto il sistema. Si tratta», aggiunge, «dell'ennesima buona idea portata al governo da Scelta Civica con il sostegno fondamentale di Ala, e va dato merito a Renzi di averla colta ed accolta». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino