«Un ragazzo riflessivo, che se ha agito contro qualcuno lo deve aver fatto perché terrorizzato. Un giovane che non prendeva droghe, solo la marijuana, legale nel suo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Così descrive Finnegan Elder Lee, presunto assassino del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, la madre del ragazzo in una intervista alla Stampa, in cui premette di essere vicina al dolore della moglie del carabiniere. «Siamo tremendamente dispiaciuti.
Carabiniere ucciso, il padre di Elder Lee Finnegan a Roma: «Voglio vedere mio figlio»
Abbiamo totale fiducia nella giustizia italiana, afferma la donna. Non ho parlato con mio figlio. Mio marito lo vedrà oggi a Roma. Ma non riesco a spiegarmi questa sua reazione. È un ragazzo riflessivo, che ha anche molto sofferto ed è vero che usava la marijuana, che in California è legale e lui la prendeva con la ricetta medica, per alleviare il dolore di una menomazione fisica. Non mi sono mai accorta che usasse altre droghe».
Ha mai notato in suo figlio esplosioni di rabbia improvvisa? «Mai - risponde -. Finn è un ragazzo riflessivo. L'unica spiegazione che posso darmi se davvero risultasse coinvolto in modo diretto in questa tragedia, è che fosse terrorizzato e dunque può aver reagito in modo inconsulto».
Sentita sull'uscio di casa anche dal Corriere della Sera, la madre del ragazzo americano si dice distrutta. «Non posso parlare - aggiunge -, è tutto così precario, stiamo aspettando le indicazioni del Dipartimento di Stato, prima di partire per Roma forse domani o mercoledì». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino