La precettazione dei ferrovieri, decisa ieri dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, è «un atto gravissimo» di cui non c'è «memoria per uno sciopero...
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Una decisione che, ha riferito Camusso, «abbiamo appreso dai telegiornali». «Si tratta di atti unilaterali che alzano i toni» e, ha evidenziato, «denuncia la volontà di intervenire a gamba tesa».
Decisione presa non in solitudine. «Non credo - ha spiegato - che la decisione sia presa in solitudine, perchè è un atto grave. La nostra risposta è in atto, con forme di protesta e denuncia. C'è la richiesta della revoca della precettazione. Se il Governo la mantiene la rispetteremo, ma è atto grave. Stiamo valutando; non finisce lì perchè secondo noi si viola la legge, è un uso strumentale della legge. Ma non abbiamo ancora avuto il testo dell'ordinanza, che valuteremo. Lo abbiamo appreso dai giornali. Vorrei sottolineare come le procedure non siano rispettatre, con atti unilaterali che alzano i toni del conflitto», ha concluso Camusso.
«Lo sciopero dei consumi c'è per necessità» lo ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso a Repubblica.tv commentando la proposta di un'ascoltatrice che invitava allo sciopero dei consumi. «Questo è un paese - ha detto - che ha scelto di competere solo sui costi, riducendo quello del lavoro.
«Penso che Renzi abbia acceso una straordinaria speranza che però non può essere accompagnate da una grande paura come quando dice 'dopo di me c'è la Troika'. La sua fortuna è stata accendere una speranza, la traduca nella realtà e si ricordi che per molti la speranza è di trovare lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino