Spara e ammazza la moglie, poi avvisa il figlio e si toglie la vita. Gli amici: «Inspiegabile...»

Spara e uccide la moglie, poi avvisa il figlio e si toglie la vita. Gli amici: «Inspiegabile...»
Choc vicino Genova. Avevano appena preso il caffè in sala da pranzo nel loro appartamento di Camogli, uno dei più caratteristici e suggestivi borghi del Levante...

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Choc vicino Genova. Avevano appena preso il caffè in sala da pranzo nel loro appartamento di Camogli, uno dei più caratteristici e suggestivi borghi del Levante ligure. Ma cosa sia successo poco dopo le 9,30 tra Stefano Martini, ex commerciante e ex assessore di 77 anni e la moglie Maria Schiaffino, 70 anni, ancora non è dato sapere se non che a un certo punto lui ha preso la calibro 38 che custodiva in un cassetto e ha sparato alla donna. Poi ha afferrato il telefono, ha chiamato il figlio Roberto, gli ha detto cosa aveva fatto e che voleva morire. E si è sparato.


A trovare i corpi dei due anziani sono stati i carabinieri, allertati dal ragazzo subito dopo la telefonata del padre. I militari sono arrivati immediatamente nell'appartamento di via Rosselli: hanno trovato la donna già deceduta e l'uomo che respirava ancora. Ma a nulla sono valsi i tentativi da parte del personale medico della Croce Verde di salvargli la vita: Stefano Martini è morto poco dopo.

Nonostante l'accurata ricerca, i carabinieri non hanno trovato biglietti o lettere dove si potesse leggere una qualsiasi spiegazione al gesto. Camogli è un paese piccolo, e tutti conoscevano e rispettavano l'anziana coppia. Martini era stato per anni titolare della pescheria sul porticciolo di Camogli e proprio perché commerciante, si dice avesse chiesto in Questura e ottenuto il porto d'armi che l'aveva poi portato a acquistare la calibro 38. E ora quella calibro 38 ha portato a un omicidio-suicidio che non sembra avere un perché.


Un gesto «inspiegabile» dicono adesso i cittadini di Camogli che conoscevano la coppia. Qualcuno li aveva visti passeggiare tranquillamente il giorno prima nel borgo. Nulla, secondo loro, faceva presagire il drammatico gesto: erano tranquilli, sereni, hanno salutato amici e conoscenti. Si sono anche recati in spiaggia dove sono stati raggiunti da alcuni amici. Nemmeno il figlio Roberto, che ora è sotto choc, sarebbe stato in grado di spiegare perché è successo tutto questo né di fornire qualche indicazione agli inquirenti. I carabinieri, che hanno messo i sigilli all'appartamento e sequestrato la pistola, ora stanno cercando di ricostruire l'accaduto a partire dalla detenzione dell'arma fino alle motivazioni che hanno portato Martini a uccidere sua moglie e poi a spararsi.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino