Camera, nel 2019 ha speso 144,8 milioni: 770mila euro solo di spese telefoniche

Camera, nel 2019 ha speso 144,8 milioni: 770mila euro solo di spese telefoniche
 La spesa complessiva per i deputati nel 2019 ammonta a 144 milioni 885mila euro. Secondo il bilancio di previsione per l'anno in corso, questa cifra comprende le...

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 La spesa complessiva per i deputati nel 2019 ammonta a 144 milioni 885mila euro. Secondo il bilancio di previsione per l'anno in corso, questa cifra comprende le 'indennità' degli onorevoli (81milioni 265mila euro), i rimborsi per le spese di viaggio (8milioni 450mila euro), di soggiorno (26milioni 500mila euro), per l'esercizio del mandato parlamentare (27milioni 900mila euro) e quelle per il telefono (770mila euro). L'importo risulta invariato rispetto all'anno precedente, registrando un lieve calo dello 0,01 per cento, ovvero 144 milioni 905mila euro.


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«Grazie alle misure di contenimento in materia di indennità parlamentare e di rimborsi ai deputati adottate nel 2011 e poi costantemente prorogate negli anni successivi -si legge nella relazione del collegio dei questori- la spesa per i deputati rimane sostanzialmente invariata rispetto al 2018». Da ultimo, aggiungono, «con la delibera dell'Ufficio di presidenza del 20 dicembre 2018, le misure di riduzione in questione sono state prorogate fino al 31 dicembre 2021».

Inoltre, riguardo sempre la spesa dei deputati, la proroga fino a tutto il 2021 delle misure di blocco e riduzione dell'indennità parlamentare e dei principali rimborsi, si legge nella relazione del collegio dei questori, determina ogni anno un minor onere, rispetto all'andamento tendenziale della spesa, pari a circa 43 milioni di euro.  In particolare, se l'adeguamento automatico previsto dalla legge che paragona il trattamento economico degli onorevoli a quello dei magistrati non fosse stato bloccato con una delibera dell'Ufficio di presidenza della precedente legislatura (confermata anche in questa), l'indennità parlamentare sarebbe stata di 4mila 662 euro in più rispetto a quella attuale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino