Brindisi, 25enne uccide il padre a coltellate: «Dovevo difendere mio fratello»

Brindisi, 25enne uccide il padre a coltellate: «Dovevo difendere mio fratello»
Un ragazzo di 25 anni ha ucciso il padre a coltellate nella tarda serata di ieri a Brindisi. L'omicidio è avvenuto durante una lite in famiglia, in un condominio in via...

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Un ragazzo di 25 anni ha ucciso il padre a coltellate nella tarda serata di ieri a Brindisi. L'omicidio è avvenuto durante una lite in famiglia, in un condominio in via Favia, in zona Cappuccini. Le indagini vengono condotte dalla Squadra mobile. L'omicida sarebbe stato arrestato.


La vittima si chiamava Franco Tafuro, di 50 anni. Sarebbe stato colpito da una sola coltellata all'addome. È stato soccorso e condotto in ospedale, dove è morto. I poliziotti della Squadra mobile hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto il figlio Antonio. Il provvedimento restrittivo è a firma del pm di turno Luca Miceli, che ha disposto l'autopsia. Il venticinquenne risponde di omicidio volontario. A quanto si è saputo, al momento del delitto nell'abitazione della famiglia Tafuro c'era una terza persona.


Il figlio, Antonio Tafuro, ha dichiarato agli inquirenti di essere intervenuto in difesa del fratello più piccolo contro il quale il padre stava inveendo per futili motivi. In casa, sprovvista di energia elettrica, infatti, oltre alla vittima e al presunto omicida, al momento del delitto c'erano gli altri due fratelli del 25enne e la mamma. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti della squadra mobile, coordinati dal pm Luca Miceli, per il delitto sarebbe stato utilizzato un coltello da cucina. È stato poi lo stesso Antonio Tafuro a chiamare i soccorsi e a consegnarsi agli uomini della questura di Brindisi che lo hanno ascoltato per alcune ore, alla presenza del suo difensore. L'autopsia sarà eseguita lunedì prossimo. Antonio Tafuro si trova nel carcere di Brindisi in attesa dell'interrogatorio di convalida del fermo da parte del gip.
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Il Gazzettino