Il boss della camorra, Antonino Di Lorenzo, detto o’ lignammone, che finanziava la coltivazione di marijuana nel Fucino, è stato ucciso a Casola di Napoli sui Monti...
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L’inchiesta dei carabinieri della compagnia di Avezzano e dell’Aquila portò a maggio del 2018 all’arresto di otto persone con l’accusa di associazione finalizzata alla coltivazione e al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Il boss dei Monti Lattari , ucciso l’altro giorno, aveva preferito il Fucino alla zona di Gragnano, dove le montagne erano troppo «scoperte dalle forze dell’ordine». La piana marsicana, si prestava e il terreno era stato scelto perché poteva garantire un prodotto di qualità. Al progetto di coltivazione e traffico di droga nella Marsica avrebbe collaborato anche l’altro boss Ciro Gargiulo soprannominato o’ biondo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino