Era già stato condannato, per non aver diagnosticato un'infezione che causò gravi danni ad una bimba morta a 4 anni nel 2008, il medico del 'caso...
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Il professionista, medico di base e ginecologo - sospettato, nella vicenda di Bryan, di non aver eseguito l'ecografia morfologica che avrebbe rivelato la grave anomalia - era stato condannato nel 2013 dal Tribunale di Parma, anche tramite la sua assicurazione, a risarcire oltre 500mila euro ai familiari della bimba.
Questo per aver tenuto «un comportamento improntato a imprudenza e imperizia», in relazione ai risultati di analisi fatte eseguire sulla gestante che avevano rivelato indizi di una infezione da citomegalovirus, che può causare gravi danni al feto. La piccola nacque con «gravissime compromissioni del proprio stato psico-fisico». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino