MILANO Uno dei membri delle Bestie di Satana, Mario Maccione, ha raccontato: «Eravamo come dentro a un film dell’orrore. Sentivamo il bisogno di avere ognuno di noi un...
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Bestie di Satana, morta intossicata la madre di Elisabetta Ballarin
IL CERO CHE BRUCIA
La terribile storia di sangue, plagi, riti esoterici inventati dai capi e omicidi posti come condizione per essere accettati viene disvelata la notte fra il 23 e il 24 gennaio 2004 quando a Golasecca, paesino del varesotto alle porte di Somma Lombardo, i carabinieri scoprono, nella serra di una villetta ai margini del bosco, il corpo con il viso sfigurato di Mariangela Pezzotta, 27 anni, figlia di un esponente di spicco di Forza Italia. Mariangela è stata colpita in pieno volto da una fucilata che l’ha sfigurata, poi gli assassini hanno infierito su di lei con badilate e a bastonate in testa. Nella camera da letto della casa gli investigatori trovano un grosso cero che brucia e, vicino al letto disfatto, una statuetta riconducibile a culti esoterici che i ragazzi chiamano «il militante». Quella stessa notte i carabinieri fermano un giovane con i jeans sporchi di sangue, in preda al delirio, che prende a calci le auto parcheggiate. È Andrea Volpe, che dice di essere stato aggredito da delinquenti insieme alla sua ragazza, Elisabetta Ballarin. Dopo l’arrestato, Volpe inizia a collaborare e incastra tutti gli altri membri delle Bestie di Satana. Racconta che per essere accolto nel gruppo, come hanno fatto i suoi predecessori, si è sottoposto a un rito di iniziazione: uccidere e bere il sangue delle vittima sacrificale. Che è Mariangela Pezzotta, la sua ex fidanzata.
CORPI MUMMIFICATI
Gli inquirenti seguono la pista del «satanismo acido», nel quale il culto del diavolo è solo la scusa per uno smodato uso di droghe e una violenza spinta oltre ogni limite. L’arresto di Volpe riporta così in primo piano la scomparsa di due frequentatori del suo gruppo, Fabio Tollis di 16 anni e Chiara Marino di 19. Sono svaniti nel nulla la sera del 17 gennaio 1998, l’ultima volta che sono stati visti era il pub metal Midnigth di Milano, noto come ritrovo di giovani satanisti. Poco prima di mezzanotte Fabio telefona al papà Michele e lo informa che non sarebbe tornato a casa: il padre sente una nota strana nella voce del figlio, gli chiede spiegazioni, lui però riattacca. Michele Tollis sale in macchina e si precipita al Midnigth per cercare il figlio, ma non lo rivedrà mai più: dopo la chiamata Fabio è salito in auto con Andrea Volpe e Nicola Sapone, seguito da un’altra vettura con a bordo Chiara Marino e Mario Maccione. Il 28 maggio 2004 i corpi di Mario e Chiara vengono trovati mummificati vicino a un cimitero, in una buca profonda due metri, scavata nei boschi di Somma Lombardo, a Golasecca.
LE CONDANNE
Per gli omicidi di Chiara Marino, Fabio Tollis e Mariangela Pezzotta, il 31 gennaio 2006 la Corte d’Assise di Busto Arsizio ha condannato Nicola Sapone a due ergastoli e all’isolamento diurno per tre anni; Paolo Leoni e Marco Zampollo a 26 anni, Elisabetta Ballarin a 24 anni e tre mesi ed Eros Monterosso a 24 anni.
Il Gazzettino