Berlusconi e Putin: «Gli ho telefonato due volte da inizio operazione, non mi ha mai risposto»

Il leader di Fi: «Se fossi stato presidente della Repubblica l'avrei convinto»

Berlusconi e Putin in una foto d'archivio
«Putin non l'ho sentito di recente. Eravamo molto amici, ho fatto due telefonate all'inizio di questa operazione e non ho avuto risposte». Lo ha detto il...

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«Putin non l'ho sentito di recente. Eravamo molto amici, ho fatto due telefonate all'inizio di questa operazione e non ho avuto risposte». Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando del conflitto in Ucraina a margine del suo voto per i referendum a Milano. «Allora dopo questo mi sono astenuto da ulteriori tentativi», ha concluso.

 

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Le parole di Berlusconi

«L'evoluzione in Ucraina la giudico pericolosa perché non vedo possibilità immediata di cessazione della guerra», ha aggiunto Berlusconi. «Tra le forze armate ucraine e quelle russe si va avanti con 100 morti al giorno. E sto male», ha sottolineato.

 

 

Il riferimento a Mattarella

«Voglio dire davvero cosa ho pensato. Se fossi stato presidente della Repubblica avrei potuto andare e ripetere con Putin quello che ho fatto nel 2008», con la situazione della Georgia, ha poi ha detto l'ex premier. «Lo tenni al telefono cinque ore e gli dissi 'sappi che se domani mattina invadi la Georgia divorzi dall'Unione Europea, dalla Nato e dagli Usà - ha concluso -. Alle 10 di mattina arrivò l'ordine da Mosca alla truppa di ritirarsi».

 

 

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Il Gazzettino