Berlusconi: «Creerò Altra Italia, sarà federata a Fi. Da qui il mio successore»

Dopo appena 24 ore dalla smentita del ritiro del simbolo di Forza Italia, Silvio Berlusconi getta nel panico il suo partito e i suoi parlamentari, ufficializzando la nascita di...

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Dopo appena 24 ore dalla smentita del ritiro del simbolo di Forza Italia, Silvio Berlusconi getta nel panico il suo partito e i suoi parlamentari, ufficializzando la nascita di Altra Italia, un soggetto politico da affiancare al vecchio partito e da cui intende trarre il suo successore. L'idea era sta già annunciata ai primi di agosto in una intervista al Giornale di Alessandro Sallusti: Altra Italia sarebbe dovuto essere una sorta di lista civica nazionale di centrodestra, una sigla sotto cui raccogliere le diverse liste civiche di area. Poi dalle parole non si passò ai fatti e anche alle elezioni in Umbria non si è visto nulla. Anche oggi, in una intervista a Bruno Vespa per il suo libro «Perché l'Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)», Berlusconi per certi versi ribadisce l'idea: «Penso alla creazione di due o tre nuclei di Altra Italia per ogni regione, prendendo anche il meglio delle liste civiche che si ispirano ai nostri valori».


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La parola «anche» prima di «liste civiche» fa capire che però il nuovo partito andrebbe in cerca non solo di esponenti locali ma, appunto, di nuove personalità di altri mondi: sarebbe cioè un nuovo partito a tutti gli effetti. Inevitabilmente in competizione con Fi. «Una struttura giovane - ha poi aggiunto - che si federi con Forza Italia senza ruoli di preminenza dell'una sull'altra. Da qui potrà nascere il mio successore». Insomma, se i nuovi innesti avverranno solo in Altra Italia, da una parte i «vecchi» parlamentari di Forza Italia non devono temere la concorrenza interna per le candidature alle prossime elezioni; ma dall'altra vedono nel nuovo soggetto il «figlio preferito» dell'anziano leader, che infatti da lì vuole tirar fuori il suo «successore». Il silenzio è stato il commento dei dirigenti «azzurri» al nuovo annuncio, che probabilmente genererà ulteriori fibrillazioni nei gruppi parlamentari.
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Il Gazzettino