Banche, Mattarella: «Episodi gravi, bisogna tutelare i risparmiatori»

Banche, Mattarella: «Episodi gravi, bisogna tutelare i risparmiatori»
«Aver cura della Repubblica per costruire il futuro: è il messaggio che vorrei esprimere in questo incontro di fine anno, che introduce al 70/o anniversario della scelta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Aver cura della Repubblica per costruire il futuro: è il messaggio che vorrei esprimere in questo incontro di fine anno, che introduce al 70/o anniversario della scelta popolare per la Repubblica». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nel tradizionale scambio di auguri di fine anno con le alte cariche dello Stato.


La collaborazione istituzionale viene «abitualmente praticata», ma «talvolta si registra invece competizione, sovrapposizione di ruoli, se non addirittura conflitto, e questo genera sfiducia», ha sottolineato il presidente. Quest'ultimo ha poi parlato dell'emergenza immigrazione, in relazione a una proposta del governo danese: «Assume un sapore crudelmente beffardo ferire la dignità stessa dei migranti prevedendo addirittura di spogliarli dei beni» come «si propone di fare un Paese della Ue: una misura che riconduce alla memoria i momenti più oscuri dell'Europa».

Mattarella ha quindi affermato che il 2015 «si chiude con un segno positivo per Pil e occupazione: certo è ancora insufficiente per compiacerci per la ripresa» ma «questa inversione di tendenza va colta come una opportunità».
«Non posso che augurarmi» che le riforme «giungano a compimento in questa legislatura» poichè «il senso di incompiutezza rischierebbe di produrre ulteriori incertezze e conflitti, oltre ad alimentare sfiducia», ha proseguito. «Si avverte fortemente l'esigenza di un riordino e di un recupero di razionalità nel processo legislativo. Le riforme non riguardano solo l'organizzazione costituzionale, ma dovranno anche imprimere una svolta rispetto all'uso improprio di strumenti e procedure».

Poi riguardo alla questione banche, il presidente ha sottolineato: «Di fronte a gravi e recenti episodi relativi ad alcune banche locali che hanno suscitato comprensibile preoccupazione», «occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità. Sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l'etica. Avere cura della Repubblica vuol dire tutelare e valorizzare il risparmio, elemento di forza caratteristico della nostra economia».


Questo pomeriggio al Palazzo del Quirinale hanno prestato giuramento, dinanzi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i Giudici della Corte Costituzionale, Franco Modugno, Augusto Barbera e Giulio Prosperetti, eletti dal Parlamento in seduta comune il 16 dicembre 2015. Erano presenti alla cerimonia il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, il Presidente della Corte Costituzionale, Alessandro Criscuolo, i Giudici Costituzionali in carica, i Presidenti e i Giudici emeriti della Corte stessa e altre Autorità dello Stato
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino