«La ministra Azzolina oltre ad insulti sessisti ha subito delle minacce per il concorso. Da lunedì è stata messa sotto scorta come il sottosegretario Sileri....
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Azzolina, Di Maio: abbassare i toni
Così Di Maio su Facebook. «Bisogna abbassare i toni e la politica, per prima, deve dare il buon esempio. Ognuno è giusto che esprima le proprie idee, il confronto è sempre sano e democratico, ma trovo inqualificabili gli insulti sessisti che sono stati rivolti nelle ultime settimane alla ministra Azzolina. Lucia è stata attaccata e minacciata, tanto che da qualche giorno le è stata assegnata anche una scorta. A lei va la mia totale vicinanza. C’è un rischio esasperazione e tensione sociale che può sfociare nel Paese. Il mio è un appello a tutte le forze politiche: la gente non vuole polemiche, ma fatti. La gente vuole vederci lavorare. In silenzio, senza polemiche.M5s, solidarietà ad Azzolina. «Non pensavamo potesse accadere, ma sulla scuola si è creato un clima intollerabile e davvero gravissimo. Dopo i ripetuti attacchi che certa politica ha in maniera pretestuosa riservato a Lucia Azzolina, alcuni facinorosi di sono spinti a insultare la ministra, con offese sessiste e messaggi di odio davvero sconcertanti. Ma come sempre odio chiama odio, e si è giunti addirittura alle vere e proprie minacce, tanto che è stato deciso di assegnarle la scorta. Tutto questo è inaccettabile. A Lucia Azzolina va la nostra piena e incondizionata solidarietà. Andiamo avanti insieme a testa alta nel percorso di cambiamento e di sostegno alla scuola pubblica italiana ed alle sue forze migliori. Non saranno queste vili minacce a intimidirci né tantomeno a fermarci». Così gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato.
«Tutta la mia vicinanza e il mio sostegno alla ministra e collega Lucia Azzolina, alla quale auguro di continuare per quanto possibile a fare il proprio lavoro con serenità e al meglio che può, come ha sempre fatto. Un abbraccio solidale, da chi sa cosa sta passando. All'Italia dico che noi non siamo il Paese dell'odio, ma rischiamo di diventarlo se lo lasciamo vincere». Così il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, sotto scorta da ieri, come la titolare del dicastero dell'Istruzione.
Il Gazzettino