Un avvocato romano, amministratore di sostegno dei beni di una persona con disturbi mentali, si sarebbe impossessato di 50mila euro. I militari del Servizio centrale...
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Le indagini, coordinate dalla direzione eistrettuale Antimafia della procura di Roma, hanno permesso di accertare che l'avvocato, nominato amministratore di sostegno di una persona affetta da disturbi mentali, si è indebitamente appropriato di circa 50.000 euro, di proprietà della persona di cui aveva la responsabilità, senza autorizzazione del giudice tutelare. La somma di denaro è stata poi reinvestita dal coniuge dell'avvocato, in concorso con un'altra persona, in una società avente sede in Lettonia.
Inoltre l'operazione di trasferimento non compariva nel rendiconto depositato dall'amministratore di sostegno presso il giudice tutelare.
Il Gazzettino