Aspi, l'Avvocatura sconsigliò la revoca: «Rischio risarcimento integrale». La lettera (ignorata) di De Micheli a Conte

C'è una lettera, nel dossier Autostrade, che la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha inviato al premier Conte lo scorso 13 marzo esortandolo a valutare soluzioni...

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C'è una lettera, nel dossier Autostrade, che la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha inviato al premier Conte lo scorso 13 marzo esortandolo a valutare soluzioni alternative. Ma il governo l'ha ignorata. La notizia arriva a poche ore dal Consiglio dei ministri chiamato a decidere sulla revoca della concessione. 


«Considerata la delicatezza e la complessità della questione credo sia opportuno sottoporre al consiglio dei ministri la percorribilità della soluzione transattiva nei termini di cui sopra ovvero nei diversi termini che Tu e il Consiglio dei ministri riterrete individuare». Così la ministra dei Trasporti Paola De Micheli nella lettera inviata al Conte. Nella lettera si cita la proposta di Aspi di un intervento di 2,9 miliardi e si chiede di avanzare la controproposta per un aumento fino a 3,4 miliardi e l' accettazione del profilo tariffario all'1,93% con rinuncia al contenzioso in essere.




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Nel suo parere del 19 febbraio scorso l'Avvocatura dello Stato non escluse che «in sede giudiziaria (nazionale o sovranazionale) possa essere riconosciuto il diritto di Aspi all'integrale risarcimento come effetto di una delibazione negativa della conformità dell'art.35 del decreto legge c.d. milleproroghe». Così scrisse la ministra del Trasporti nella lettera riservata inviata al premier, citando il parere dell'Avvocatura dello Stato sul rischio di un risarcimento di 23 miliardi ipotizzato dalla società in caso di revoca della concessione.







Le controproposte avanzano inoltre l'ipotesi di una riduzione delle tariffe fino al 60 per cento sulla rete autostradale a ristoro dei disagi verso l'utenza in conseguenza della realizzazione del piano straordinario degli investimenti; o in caso di riduzione della carreggiata per interventi straordinarie la riscrittura degli articoli 9 e 9 bis della Convenzione che riguardano le ipotesi di inadempimento. Nel caso di una risoluzione della Convenzione invece la ministra sottolinea nella sua lettera da un lato il rischio occupazionale per i mancati investimenti e dall'altro la necessita di individuare commissari straordinari per la gestione della rete autostradale fino all'individuazione dei nuovi gestori.

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Il Gazzettino