Scontro Lega-M5S a Palazzo Chigi, dove si è svolto questa mattina il vertice sull'Autonomia. «La Lega ha proposto di inserire le gabbie salariali, ovvero alzare...
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Secondo Di Maio, invece, il tavolo si è bloccato sul tema scolastico. «Stamattina il tavolo sull'autonomia si è bloccato sulla regionalizzazione della scuola. Un bambino non sceglie in quale regione nascere: noi dobbiamo garantire l'unità della scuola così come l'unita nazionale», ha spiegato il leader M5S in una diretta Facebook.
Sarebbe inaccettabile, secondo Giuseppe Conte, che l'autonomia aumentasse il divario tra Regioni. «Dovremo introdurre strumenti di salvaguardia solidaristici per evitare che l'Italia, come dire, si slabbri. Un progetto del genere sarebbe inaccettabile», ha spiegato il premier.
La Lega dal canto suo ha denunciato un brusco rallentamento sul tema dell'autonomia durante il vertice in corso a Palazzo Chigi. «Invece di andare avanti si torna indietro - dicono fonti della Lega - I 5 Stelle condannano il Sud all'arretratezza».
LA CRONACA DEL VERTICE
Il nuovo "round" della partita sulle autonomie a Palazzo Chigi. Da pochi minuti è iniziato il vertice di governo -l'ennesimo- per trovare la quadra sul testo fortemente voluto dalla Lega per attuare l' autonomia differenziata per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Presenti il premier Giuseppe Conte e i due vice, Luigi Di Maio e Matteo Salvini - arrivato a piedi ma silente perché impegnato in una conversazione telefonica- nonché ministri ed esponenti di governo 'toccatì dal tema, ovvero il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, i ministri Barbara Lezzi, Erika Stefani, Alberto Bonisoli, Riccardo Fraccaro, Marco Bussetti, i viceministri all'Economia Laura Castelli e Massimo Garavaglia, il sottosegretario Stefano Buffagni e i tecnici del ministero della Difesa.
Nell'ultima riunione erano stati fatti passi avanti, ma restavano nodi e criticità, a partire dall'istruzione, passando per i concorsi regionali e per il grande tema delle infrastrutture.
Conte: «Garante del rispetto per la Carta, riforma compatibile con i principi costituzionali». Sull'Autonomia «sicuramente abbiamo fatto già molto lavoro e lo stiamo completando. Io ho preso un impegno: sono il garante della serietà del lavoro che stiamo facendo e del fatto che porterà ad una riforma in termini di autonomia compatibile con i principi costituzionali». Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa dove ha sottolineato che «c'è molta agitazione in tutto il Paese, in vari settori del Paese, perché ci avviamo a realizzare un disegno costituzionale che non è stato mai attuato, sarebbe la prima volta. Ma io ho posto alcuni paletti e da quelli non si può transigere». Per il premier è necessario ricordare che si deve «realizzare un disegno di autonomia differenziata con una regione ma allo stesso tempo dobbiamo ipotizzare» che questa autonomia «ce la chiedano tutte contemporaneamente. Quindi quello che oggi concedo ad una devo ipotizzare di concederlo ad un'altra regione domani».
«Ma attenzione: siamo già ad otto richieste di autonomia differenziata che non sono poche», ha avvertito il Presidente del Consiglio sottolineando: «tutto questo è sostenibile solo se io posso prefigurare un quadro in prospettiva futura in cui l'intesa che faccio con una» regione la devo poter «fare con tutte le altre».
Il Gazzettino