Se fosse caduto di notte avrebbe illuminato il cielo a giorno. È finito in mare, nell'Adriatico, un bolide osservato sul Nord Italia che ha lasciato scie luminose...
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Daniele Gardiol, coordinatore nazionale di Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). «Abbiamo ricevuto questa mattina tantissime segnalazioni amatoriali, da Trieste alle regioni dell'Italia centrale, sul sito di Prisma con pubblicazioni di video che mostrano una scia luminosa. Noi non ci siamo ancora allertati per fare i calcoli precisi sulla traiettoria, perché ci servono ulteriori dati», precisa Gardiol. Sulla base delle immagini e dei video pubblicati, conclude, «si capisce che il bolide, cioè la scia luminosa, è stata generata da un piccolissimo asteroide, o meglio un bolide molto probabilmente roccioso perché è esploso».
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«Sembrava una stella cometa luminosissima che cadeva dietro le colline. Una cosa mai vista, da film. Una luce molto vistosa nonostante era pieno giorno. L'effetto ottico è stato come se cadesse dietro le montagne in zona Valfabbrica», il racconto di un umbro, che stava guidando la sua macchina sulla Perugia-Ancona, in direzione Marche. Tra le ipotesi al vaglio ci sono anche quelle di esercitazioni militari di Paesi confinanti, smentita però dalla Questura di Trieste.
La traiettoria del bolide IT20200228 proiettata sulla superficie terrestre ottenuta in base alle osservazioni visuali (Crediti: Progetto PRISMA).
«Considerata la luminosità del fenomeno -ha commentato l'astronomo Albino Carbognani-, doveva trattarsi di un meteoroide con un diametro di circa 1-2 metri ed è molto probabile che qualche frammento sia giunto al suolo.
Il bolide IT20200228 in un frame di un video ripreso da Zagabria da Tomislav Čar
Sempre lo stesso bolide ripreso fortuitamente da Mauro Conforti da Matelica nelle Marche
enzo.vitale@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino