Vasta operazione della Guardia di Finanza e dei Carabinieri in Molise. Dalle prime luci dell'alba, 250 tra carabinieri e finanzieri, con unità cinofile ed elicotteri,...
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Roma, sequestrati per riciclaggio i bar Katané che fornivano catering al Grande Fratello vip
Le indagini sono durate due anni e hanno portato in tutto a 20 custodie cautelari in carcere, 7 agli arresti domiciliari, 6 divieti di dimora in Molise e in Campania, un obbligo di dimora a Campobasso e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Durante l'operazione sono state accertate ben 2500 scambi di droga. Sono stati sequestrati 400 grammi di cocaina, 70 grammi di eroina e tre kg di hashish. In tutto sono state denunciate 58 persone. C'è anche un mandato di arresto europeo nei confronti di un cittadino rumeno attualmente residente in Germania.
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Gli investigatori sono partiti da Campobasso e dai tentativi di infiltrazione nell'economia locale da parte della criminalità organizzata. Sono stati individuati tre sodalizi impegnati nel traffico di sostanze stupefacenti: eroina, cocaina e hashish destinati al territorio della provincia di Campobasso e al riciclaggio di denaro di provenienza illecita. In particolari i proventi dello spaccio commesso anche in Campania, a Pomigliano D'Arco e a Castello di Cisterna, sono finiti all'interno di due imprese molisane che commercializzano pellet e che grazie all'immissione di questa liquidità illecita hanno potuto vendere il combustibile domestico a prezzi molto bassi, fuori mercato. In pratica erano diventati monopolisti assoluti del settore.
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C'erano due associazioni dedicate alla droga: la prima di sette persone con base a Bojano, in un'abitazione in aperta campagna, e la seconda di dieci persone che era attiva nella gestione del night club Luxuria, nel comune di San Massimo, che era un centro di smercio di sostanze tra i clienti. Le due associazioni erano operative a Campobasso ma anche in tutto il Matesino, area geografica corrispondente al massiccio del Matese, catena montuosa dell'Appennino sannita, che comprende Molise e Campania.
La terza associazione era in Campania, di estrazione camorristica e guidata da un pregiudicato campano appartenente al clan Rega. Di fatto era il sodalizio che faceva da canale di rifornimento della droga. L'uomo aveva costituito due società dove far confluire i proventi dello spaccio.
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Il Gazzettino