Arrestato Alessandro Grasso, l'imprenditore lombardo accusato di aver violentato e torturato la compagna in Costa Azzurra

Dopo quattro anni di indagini, il Tribunale di Nizza ha messo fine alla vicenda, dando all'uomo «la massima pena possibile»

Arrestato Alessandro Grasso, l'imprenditore lombardo accusato di aver violentato e torturato la compagna in Costa Azzurra
È stato condannato a vent'anni di carcere Alessandro Grasso, l'imprenditore lombardo attivo nel settore dei mobili accusato di aver stuprato e torturato...

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È stato condannato a vent'anni di carcere Alessandro Grasso, l'imprenditore lombardo attivo nel settore dei mobili accusato di aver stuprato e torturato in Costa Azzurra una donna di 67 anni, con la quale aveva una relazione. 

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La vicenda

Prima il festino, poi lo stupro e le torture in Costa Azzurra. Infine, dopo quattro anni, la condanna del Tribunale di Nizza, che ha messo fine alla vicenda dando ad Alessandro Grasso «la massima pena possibile». L'uomo, un imprenditore di 56 anni attivo nel settore dei mobili, è stato accusato di aver stuprato e torturato la sua ex compagna la notte tra l'8 e il 9 novembre 2019. La donna, una 67enne, dopo gli episodi di violenza sarebbe stata inoltre costretta a sottoporsi negli anni a molteplici interventi chirurgici, come testimoniato da lei stessa.

Come riportato dal «Corriere della Sera», le violenze avvennero nell'appartamento della donna, a Mentone, in Francia. Da quel 9 novembre dell'uomo non si seppe più nulla per i successivi quattro giorni, motivo per cui la sorella di Grasso denunciò la scomparsa alla stazione dei carabinieri di Ventimiglia, cittadina dove il fratello aveva l’ultimo domicilio. Inizialmente la donna era convinta che il fratello fosse morto, ucciso da qualcuno. Alla base di questo pensiero c'era un'altra testimonianza, quella di un'altra donna arrivata dalla Francia a Ventimiglia, che le avrebbe raccontato di un festino in Costa Azzurra finito con il ricovero di un'altra donna, con ferite compatibili con violenza sessuale. Secondo la sorella di Grasso, l'uomo era quindi partito per la Francia per capire meglio la vicenda, ma da quel momento aveva perso ogni contatto con lui. L'uomo in realtà era andato nell'ospedale per incontrare la donna, ma lì era stato linciato dai parenti della vittima. Dopo essere stato salvato dalla polizia, Grasso è stato però arrestato, ritenuto l'unico responsabile di quegli episodi di violenza sulla donna.

Come riportato dal Corriere della Sera, inizialmente la polizia aveva esaminato tre diversi scenari, dal gioco sessuale finito male alla trappola contro l'imprenditore, passando per la violenza vera e propria dell'uomo sulla 67enne. Al termine delle indagini e del processo di primo grado, però, i giudici del Tribunale di Nizza hanno ritenuto Alessandro Grasso colpevole, condannandolo a vent'anni di carcere per violenza sessuale e torture. Non è chiaro al momento se gli avvocati dell'imprenditore presenteranno o meno ricorso contro la sentenza di primo grado.

 

 

 

 

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Il Gazzettino