Appalti pilotati per Tav e Salerno-Reggio: un milione di beni sequestrati a Monorchio jr

Giandomenico Monorchio (Ansa)
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Appalti pilotati per la tratta Tav Milano-Genova e l'A3 Salerno-Reggio Calabria. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno disposto il sequestro preventivo di beni per un milione di euro a Giandomenico Monorchio, figlio di Andrea, ex ragioniere dello Stato. Ad Antonino Picca invece è stato imposto l'obbligo di dimora. Nell'ambito della stessa indagine della Procura di Roma l'ottobre scorso erano finite in carcere 21 persone.


I carabinieri del Nucleo investigativo ritengono di aver acquisito «gravi indizi di colpevolezza» - si legge nel comunicato - «nel periodo compreso tra novembre 2016 e gennaio 2017, e che evidenziano nuove condotte illecite accertate». L'indagine «Amalgama» aveva portato, a ottobre 2016, all'arresto di 21 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al compimento di condotte corruttive per l'ottenimento di contratti di subappalto nei lavori per la realizzazione di alcune importanti opere pubbliche. I beni per un milione circa di euro sequestrati a Monorchio jr sono considerati «profitto dei reati di corruzione al medesimo contestati». Nell'aprile scorso 20 delle 21 persone arrestate a ottobre 2016 sono state rinviate a giudizio, mentre la posizione di Monorchio é stata stralciata per un difetto di notifica.


«La tipologia dei delitti e le modalità con le quali il Monorchio Giandomenico é solito destreggiarsi mediante società interposte, prestanome di quote societarie, modelli sistematici di corruttele, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti volte a conseguire il profitto illecito, mostra l'estrema abilità di quello e la sua attuale e concreta capacità di occultare i beni al fine di evitare la confisca obbligatoria». Lo scrive il Gip di Roma Gaspare Sturzo nell'ordinanza del 13 luglio che dispone il sequestro dei beni di Giandomenico Monorchio, indagato per corruzione nell'inchiesta 'Amalgamà su una rete per pilotare grandi appalti pubblici. Il Gip ha invece rigettato una nuova richiesta di custodia cautelare presentata dalla procura di Roma a carico di Monorchio.
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Il Gazzettino