Uccisa dai rom, ai funerali il parroco esorta i fedeli: «Niente odio e rancore»

Ci sono tutti gli amici di Anna, nella chiesa di San Giovanni Crisostomo a Montesacro, a Roma, e c'è un intero quartiere per l'ultimo saluto alla novantenne...

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Ci sono tutti gli amici di Anna, nella chiesa di San Giovanni Crisostomo a Montesacro, a Roma, e c'è un intero quartiere per l'ultimo saluto alla novantenne derubata e uccisa in casa dai rapinatori. Cinque banditi sono stati arrestati, tutti rom, erano in fuga. «Non bisogna seminare odio e rancore», ammonisce don Massimo durante la cerimonia. La giustizia deve fare la sua strada, ma chiediamo ad Anna di aiutarci a sconfiggere il male con il bene. Ricordiamo le cose belle che lei ha fatto nella sua vita con la semplicità che l'ha contraddistinta».

 
Anna Tomasino stava preparando la festa per il suo novantesimo compleanno, domenica sera era al telefono con un'amica quando ha sentito dei rumori e ha urlato. Uno dei rapinatori l'ha colpita alla nuca, il giorno dopo è morta in ospedale. «Lungi dall'essere una vecchietta arrendevole, era ancora desiderosa di conoscere e amare», ha ricordato il parroco. 

La presidentessa del centro anziani che Anna frequentava, Vanda Maccaroni, è l'unica tra le amiche a salire all'altare per un ricordo: «Anna carissima, che dolore ci hai dato.  Lei non era una socia, era l'animatrice della nostra associazione. Ha lavorato tanto con noi e seminato tanto amore e simpatia. Ai figli dico: abbiate quel coraggio che Anna ha avuto nella vita». Lacrime ma anche tanta rabbia, «perché non si può morire così, quei bastardi devono pagarla - si dispera Antonietta, carissima amica di Anna - e invece sappiamo già che li faranno presto uscire dalla galera».

I cinque sono stati presi mentre stavano per fuggire: in tre su un treno diretto in Francia, uno era a Moncalieri solo uno è stato bloccato nel campo nomadi di via Salviati.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino