"Impaliamo e bruciamo la Kyenge", poi le scuse. Il consigliere FdI: "Non sono razzista"

Antonesio Diomedi e Cecile Kyenge
Lo sfogo sui social di ogni tipo di rabbia repressa coinvolge tutti, e non solo i semplici cittadini. Lo sa bene Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, costretto a...

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Lo sfogo sui social di ogni tipo di rabbia repressa coinvolge tutti, e non solo i semplici cittadini. Lo sa bene Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, costretto a intervenire per correggere il tiro di un consigliere comunale di Porto Sant'Elpidio (Fermo), Antonesio Diomedi, che su Facebook aveva proposto una raccolta di firme contro Cecile Kyenge.




Dimissioni dalla carica di parlamentare europea? Rinuncia a ogni tipo di vitalizio? Macché, la rivoluzionaria e brillante idea viene spiegata direttamente da Diomedi: «Bruciarla viva in piazza dopo averla impalata su per il c...o. Non sono razzista, sono ITALIANO! Varichinizziamola».



Le frasi choc del consigliere comunale, scritte in un italiano stentato, e non nuovo a condivisioni a metà tra il razzismo e l'indignazione, hanno provocato l'ira di diversi partiti rivali, primo fra tutti il M5S, che ne ha chiesto le dimissioni.











Il post, poi, è stato cancellato, così come il tentativo successivo di rettifica, che offre 'perle' come «Le mie non sono parole razziste» e «L'italianità dovrebbe essere radicata nei cuori di ogniuno di noi». Sì, avete letto bene: 'OgnIuno', perché evidentemente va difesa l'Italia, non la lingua italiana. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino