"Lei era nervosa, lui voleva farle solo delle coccole", la suocera giustifica così Alessandro Garlaschi, il tranviere in carcere per l'omicidio della 19enne...
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La donna racconta che la figlia è troppo ingenua e ribadisce che era in casa con lei la notte dell'omicidio contraddicendo la testimonianza della vicina secondo cui quella sera c'era solo lei nell'abitazione. "Era con me, siamo rimaste in casa fino alla mattina seguente. La mattina è venuto mio genero, si è messo a piangere e aveva le mani ferite".
"Continuava a ripetere - prosegue la donna - che voleva bene alla ragazza e che si è trattato di legittima difesa. Secondo me lei lo ha colpito forte e a lui è venuta l'agitazione. Magari voleva aiutarla e coccolarla un po' perché l'ha vista un po' agitata, lei avrà capito male".
Nega, infine, di essere a conoscenza del fatto che la coppia si era presentata come fratello e sorella e non come marito e moglie: "Si vede che è malato, ha bisogno di cure". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino