«Così imparano a rispettare gli italiani», avrebbe detto uno dei giovani che assisteva all'aggressione di un extracomunitario, ad opera di un coetaneo, nel...
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Finora non risulta alcuna denuncia formale dell'accaduto, ma quella stessa notte si sarebbero verificati altri episodi simili a Marsala:alcuni testimoni parlano di un secondo giovane di colore, visto poco prima a bordo di un ciclomotore, con il volto rigato di sangue mentre attraversava la vicina via Vespri e altri due malconci sono stati notati sotto l'arco dell'attigua Porta Garibaldi, sempre nella zona della movida marsalese. Che nessuno degli aggrediti si sia rivolto alle forze dell'ordine o sia andato al pronto soccorso, la dice lunga sul clima di paura che gli extracomunitari vivono in citta, dove di tanto in tanto compaiono scritte razziste sui muri.
L'avvocato Campagna, ex segretario provinciale del Pd e attuale portavoce di «Base Riformista Trapani», ha affermato che «emerge chiaramente il disagio dei ragazzi africani e le ripetute provocazione da parte di giovani, che al grido 'prima gli italianì, invitano gli extracomunitari ad allontanarsi dal centro storico». La frase più grave, per Campagna, è «così imparano a rispettare gli italiani» e ciò, continua, «lascia pochi dubbi sulla matrice razzista. È urgente una maggiore presenza delle forze dell'ordine e un tavolo sulla sicurezza in prefettura, perché dalle scritte sui muri alle aggressioni, come avevamo ipotizzato, il passo è stato brevissimo».
Valentina Villabuona, del Pd, sottolinea che «da mesi assistiamo alle scritte razziste sui muri di Marsala.
Il Gazzettino